(continua dal post precedente)
3) Misuriamo i risultati
Le misure più “banali” sono semplici da ottenere (ci pensa l’applicativo):
- quanti hanno completato/iscritti
- punteggi medi nei test (e deviazioni statistiche, minimi e massimi) e negli oggetti didattici
- punteggi per (eventuale) categoria di domande: ci dice quali sono le categorie su cui le cose sono più o meno chiare
- numero di oggetti fruiti e completati/totale oggetti
- tempo medio di fruizione (e tutte le altre statistiche sul tempo): ci aiuta a progettare il prossimo corso
- statistiche su tutte le domande e risposte date: quali sono le risposte più sbagliate? (e quindi gli argomenti da approfondire?)
- numero di messaggi e di discussioni sull’eventuale forum
- gradimento del corso (tramite questionario)
- eccetera: le piattaforme e-learning tracciano tutto, quindi le statistiche disponibili sono tantissime.
Le misure più interessanti però sono un po’ più complicate e richiedono l’utilizzo di strumenti aggiuntivi: negli ultimi tempi si sta affermando il concetto di learning analysis, che si propone di misurare l’acquisizione di competenze e in generale la rielaborazione di tutti i dati numerici desumibili dall’applicativo e-learning tramite dashboard, griglie di valutazione e indicatori di performance.
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