Condivido con voi questa bella email ricevuta pochi giorni fa da Mauro Sandrini, che spiega lo spirito alla base del seminario sull’elearning previsto a Milano il 19 Marzo, e già annunciato qualche post fa.
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Gentile Alberto,
non c’è bisogno di questa e-mail per accorgersi che la crisi investe anche l’attività di chi si occupa di e-learning. Nonostante cio’ sono convinto che alcune risposte concrete per superare questo periodo di difficoltà possano arrivare proprio dall’e-learning.
Vediamo quali.
Al di là degli slogan, uno degli effetti della crisi è di rendere evidente la realtà dei fatti spazzando via la coltre di “fumo” che a volte li avvolgeva negli anni passati. Se ormai non è più possibile proporre al risparmiatore prodotti finanziari esotici dai rendimenti improbabili, non è lo neppure presentare sistemi di e-learning che “permettono di aumentare la diffusione della conoscenza in azienda”. Questo argomento, infatti, che pure è reale, deve essere a corollario di risultati tangibili anziché il perno su cui avviare un processo di innovazione. La crisi richiama a RISULTATI IMMEDIATI e CONCRETI. Il tempo richiesto per il payback di un progetto è tendenzialmente uguale a ZERO ed il conseguimento degli obiettivi deve essere evidente da subito.
Dobbiamo ricominciare dall’economia dei numeri semplici: l’economia del segno più (+) e del segno meno (-). Proprio quella che era sbeffeggiata dagli esperti di finanza specializzati nel mistificare le loro operazioni delinquenziali attraverso il linguaggio difficile della matematica avanzata. Il segno più ed il segno meno, invece, sono il nucleo di ogni economia reale dove la somma tra ciò che entra e ciò che esce dalla cassa è una misura concreta del VALORE economico prodotto. Punto e a capo. Il resto è fumo.
In questa esemplificazione radicale esiste un ruolo per l’e-learning? Se sì quale? Quali sono i risultati concreti a cui si può mirare con l’e-learning? Da un punto di vista analitico sono soltanto due:
1. SEGNO MENO (-). COSTI INFERIORI Con l’e-learning è possibile risparmiare sui costi di alcuni servizi (di formazione, di supporto al cliente, ecc.). Un modello per la simulazione di ciò si trova qui: http://www.elearningforbusiness.net/
2. SEGNO PIU’. MAGGIORI ENTRATE Con l’e-learning si può migliorare l’efficacia commerciale di un’organizzazione. Ma e’ davvero possibile? La risposta è positiva perché oggi il successo della rete vendita dipende sempre più dalla COMPETENZA REALE sul prodotto da parte della forza vendita anzichè sulle capacità del singolo venditore di sedurre il malcapitato potenziale cliente. Per vendere oggi è necessario essere competenti sul prodotto e con l’e-learning è possibile aumentare il sapere dei propri agenti con costi inferiori a quelli del training tradizionale.
E’ ovvio che questi due punti non esauriscono l’insieme delle potenzialità che si possono sviluppare in un’organizzazione in seguito ad un processo strategico di e-learning. Questi due punti, però, sono CONCRETI, costringono i committenti ed i fornitori a misurarsi su obbiettivi precisi e verificabili. E’ un buon punto di partenza per iniziare a ragionare di e-learning in questi tempi difficili. A tali argomenti (ma non solo) è dedicato l’evento che si svolgerà il prossimo 19 marzo a Milano:
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L’E-LEARNING PER L’INDUSTRIA
Metodologie per la maggior efficienza ed il risparmio nella formazione aziendale
Informazioni e richiesta di iscrizione: http://www.elearningeinnovazione.org/industria
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Il seminario per le caratteristiche che presenta è destinato alle aziende (altre iscrizioni potranno essere accolte in base alla disponibilità dei posti). Si tratta comunque soltanto dell’avvio di un percorso che abbiamo intenzione di sviluppare come E-learning & Innovazione riguardo al processo di produzione del valore attraverso attraverso l’e-learning. Un argomento che non è affatto limitato alle aziende private.
Un carissimo saluto,
Mauro Sandrini
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