Noi ci occupiamo di e-learning, e dei processi aziendali collegati all’e-learning. Non ci occupiamo strettamente di open source, anche se utilizziamo e promuoviamo l’utilizzo dell’open source tutte le volte che è possibile.
Per questo, quando l’altro giorno i manager della [multinazionale del lusso] che abbiamo incontrato ci hanno detto che stavano valutando un LMS open source, siamo stati molto contenti. Di solito è qualcosa che dobbiamo spiegare noi, o che dobbiamo “spingere” noi, convincendo il cliente sulla bontà e affidabilità dell’utilizzo di software open-source anche in ambito corporate. Cito dall’open-source blog:
La motivazione principale non è di natura tecnologica: su questo, sarete d’accordo con me, non si discute. (………)E soprattutto, su che base “sceglie” gli applicativi? La risposta richiede un minimo ragionamento sulla catena del valore dell’IT per la grande impresa. Dunque, funziona (quasi sempre) così:
1) La società committente deve fare qualcosa che richiede conoscenze IT molto specialistiche che non ha in casa (in pratica tutto quello che riguarda ERP, CRM, integrazioni varie…); 2) (……); 3) Scelta la società di consulenza, quest’ultima elabora una soluzione e propone i partner tecnologici.
Il terzo punto è quello che ci interessa: l’elaborazione e l’implementazione di una soluzione in tempi rapidi richiede la presenza sul territorio di una notevole quantità di specialisti a buon mercato in una determinata tecnologia. Se non ci sono, quella soluzione viene scartata. Qui volevo arrivare: tutte le soluzioni che utilizzano applicativi Open Source vengono scartate a priori, non perché la tecnologia non sia valida o affidabile, ma perché non si trovano con sicurezza persone valide e preparate. (…………) .
Ciò che manca dunque è il network di conoscenze in grado di generare quella massa critica necessaria per progetti critici di grandi dimensioni.
Ora: noi stessi e molte aziende che conosciamo, in Italia e fuori, notiamo che almeno per quanto riguarda l’e-learning c’è una forte presenza di soluzioni Open Source, quantomeno per quanto riguarda la scelta della piattaforma Lms.
Il fatto stesso che un’azienda abbia affrontato questo discorso autonomamente mi pare che ne sia una riprova. Perché?
Posso immaginare una serie di motivazioni:
- l’input di solito nasce dall’area HR e non dall’IT
- l’azienda di solito cerca una soluzione già pronta, non desidera crearsi una piattaforma su misura, per cui valuta in modo razionale le alternative sia proprietarie che open source
- l’integrazione tra LMS e applicativi aziendali l’azienda se lo aspetta dal fornitore
- infine: forse le aziende sono più illuminate e aperte di quanto si pensi?
Teniamo conto che, quantomeno nella pubblica amministrazione e nell’università gli LMS Open sono diffusissimi da diversi anni: è possibile che le aziende che hanno contatti in questo senso abbiano ricevuto le opportune conferme da quei mondi.
Vedremo nei prossimi tempi se questa specificità dell’e-learning verrà confermata o meno: nel frattempo sarebbe interessante avere dei dati qualitativi e quantitativi maggiori per supportare questi ragionamenti, che fin qui sono basati soprattutto sul nostro – limitato – osservatorio.
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