In diversi articoli ci siamo soffermati su quanto sia importante conoscere e tenere a mente le peculiarità della scrittura sul web sopratutto al fine di evitare di annoiare a morte l’utente. Rimandiamo in particolare alla lettura di “Slideology e altre tecniche di progettazione dei corsi elearning” in quanto racchiude una serie di articoli di interesse sull’argomento. Per poter scrivere sempre più in modo efficace e facilmente comprensibile per il cyberlettore, pensiamo sia utile evidenziare quelle che sono le caratteristiche che contraddistinguono le modalità di lettura sul web. Chi legge una pagina web non affronta il testo allo stesso modo di un libro o di un giornale: diversi studi hanno dimostrato che l’80% dei lettori online scorre il testo velocemente, alla ricerca di qualcosa che attiri l’attenzione.
In genere, nei primi cinque secondi che passano quando si legge sul web, si descrive inconsapevolmente con lo sguardo una o più “S” lungo il documento che abbiamo davanti; si parte dall’alto e poi si vaga con lo sguardo nel corpo del testo lasciandosi catturare dai segni di richiamo ed infine si esamina l’ultima frase o paragrafo senza prima aver letto tutto il contenuto.
Solitamente non leggiamo pertanto parola per parola ma cerchiamo “segnali” che ci facciano fermare e ci diano degli indizi. Questo modo di leggere dipende:
- dalla difficoltà di leggere sullo schermo, che richiede il 25% di tempo in più rispetto a leggere su una rivista o su carta. E’ dimostrato infatti che la lettura sul video è più lenta del 25% che sulla carta, quindi una pagina troppo densa di informazioni testuali non invoglia la lettura;
- dal fatto che essendo utenti attivi nella scelta dell’informazione preferiamo spostarci da una pagina all’altra leggendo l’essenziale per non perdere tempo;
- da una curiosità molto precisa che vogliamo soddisfare prima possibile.
Il lettore sul web si trasforma pertanto in lettore esploratore. Per il guru dell’usabilità Jakob Nielsen i nostri occhi sono attratti soprattutto da:
• titoli e sottotitoli
• grassetti e corsivi
• parole tra virgolette o tra parentesi
• parole particolarmente lunghe
• parole con l’iniziale maiuscola all’interno del testo
• parole in colore
• link
• parole vicine ai link
• numeri in cifre
• simboli
• voci di una lista come questa 🙂
Una mappa visiva di solo testo, insomma, prima da guardare e poi da leggere. Un testo come un bassorilievo, in cui anche lo spazio bianco gioca la sua parte.
Da quanto scritto, si deduce che organizzare e scrivere il testo per la lettura esplorativa è la condizione per assicurarsi la lettura più concentrata e profonda!!
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