Come si costruisce un corso e-learning? Da dove si parte? A quali aspetti bisogna fare attenzione? Siamo al settimo articolo di approfondimento sull’e-learning e sui suoi vantaggi.

Abbiamo già visto (recentemente qui e, ancora prima, qui) come, in un corso e-learning, gli elementi strategici della progettazione didattica tradizionale debbano essere rispettati all’ennesima potenza, soprattutto per quanto riguarda l’articolazione logica dei contenuti, che deve essere infallibile.

ASPETTI DI DESIGN di un corso e-learning

Anche il look & feel del corso ha la sua rilevanza dal punto di vista dell’efficacia didattica: un aspetto grafico coerente e professionale evita la distrazione dell’utente e richiama costantemente gli elementi utili alla reale assimilazione dei concetti.

Soprattutto, uno stile visivo incoerente e inutilmente ridondante crea più danni di quanto si possa immaginare.

Occorre prendere le decisioni di design a livello di intero progetto, non di singola slide, altrimenti il risultato sarà una confusione totale tra

  • mille font diversi
  • immagini decorative che servono solo a riempire lo spazio, ma non contribuiscono alla comunicazione
  • nessuno spazio libero per far sedimentare le informazioni

L’enfasi va usata solo quando serve, e intenzionalmente: per attrarre l’attenzione, deve essere un’eccezione. Non può essere tutto ugualmente rilevante!

INTERATTIVITÀ, questa (temuta) sconosciuta

Se io carico sulla tua piattaforma LMS una certa quantità di slide ottimamente strutturate e anche accattivanti (per l’argomento irresistibile, per i colori vivaci, per le immagini strepitose…), e faccio in modo che si sfoglino da sole, una dopo l’altra, fino al test a crocette che concluderà il corso, sto creando a tutti gli effetti un contenuto e-learning autoportante.

Se ti costringo a sfogliarle di persona, a risolvere un problema prima di spiegarti la teoria che c’è dietro, a fare cose perché accadano altre cose, probabilmente alla fine sarai ancora sveglio e – magari – avrai anche imparato a fare qualcosa che ti sarà utile nel tuo lavoro.

È importante andare oltre una progettazione esclusivamente incentrata sulla trasmissione di INFORMAZIONI, e passare a una progettazione focalizzata sull’UTENTE FINALE. Bisogna inquadrare il contenuto in modo che risponda ai bisogni del discente e che gli fornisca uno strumento utile nel mondo reale.
La sfida è individuare da subito l’obiettivo del corso e, da lì, costruire interazioni utili a raggiungerlo, evitando interazioni fini a se stesse, stabilendo sin dall’inizio:

  • chi è il destinatario finale
  • in quali situazioni reali potrebbe aver bisogno del contenuto del corso
  • cosa dovrebbe essere in grado di fare dopo il corso
  • come può dimostrare che è in grado di farlo durante il corso.
Un modello semplice

Dando per assodato che il contenuto e le attività siano inseriti in un contesto significativo, ecco un modo semplice per strutturare scenari interattivi:

    • Sfida – Volete che il dicente dimostri il suo livello di comprensione: portatelo a prendere delle decisioni.
    • Scelte – Proporre scelte basate sulle sfide decisionali.
    • Conseguenze – Ogni scelta produce una conseguenza. Può essere una risposta immediata, un’altra sfida o un feedback complesso presentato in una sola volta.

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