Laura Gonella dell’osservatorio E-learning cita questo articolo di George Siemens dove si sostiene che il modello del managed learning è in conflitto con il modo con cui le persone abitualmente apprendono oggi.
“Managed learning” significa “apprendimento gestito: è evidente già dalla sigla che LMS (Learning Management System) è sistema di gestione dell’apprendimento.
Posso anche essere d’accordo che oggi le persone apprendono più in fretta e più di frequente usando google, blog e wiki (io stesso faccio così, e non terrei un blog se pensassi che non serve).
Tuttavia, se si legge approfonditamente l’articolo, si nota che la polemica non è tanto sui sistemi, quanto sul modo con cui vengono usati: sebbene una “piattaforma” sia in sostanza un sistema per organizzare l’apprendimento in modo strutturato e formale (ad esempio, nelle scuole e nelle università le piattaforma sono molto usate) in realtà già da tempo tutte le piattaforme più diffuse hanno sviluppato molto la parte di strumenti informali (forum, chat, wiki….).
Ciò detto, e detto anche che è comune a molte persone l’esperienza di apprendere tramite contesti informali, resto dell’idea che anche per le organizzazioni (non solo per le scuole) ci sia uno strumento che consenta di strutturare le informazioni.
Sarà poi compito dei gestori del sistema rendersi conto che molto spesso se si lasciano libere le persone di auto-organizzarsi i risultati possono anche essere migliori.
Ho toccato solo un centesimo di tutte le implicazioni di questo argomento: chi vuole approfondire può farlo tramite i link che segnalo.
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