
Sembrano proprio le premesse perfette per una mentalitá piú aperta e una certa predisposizione “culturale” verso l’apprendimento a distanza. Potremmo magari aspettarci realtà che sono già uno o due passi avanti rispetto alla nostra piccola Italia, e qualche progetto concreto sui temi piú chiacchierati nel nostro ambito… ma sará davvero così?
Qualche mese fa ho deciso di andare a dare un’occhiata, e di approfittare di una vacanza in Australia per esplorare un pó la scena elearning australiana con un tour a sydney per incontrare aziende e professionisti dell’elearning. Giá dalle prime ricerche superficiali su google ho scoperto un dibattito online molto vivace e di alto livello, cosí ho contattato un pó di blogger, aziende, consulenti e learning manager e li ho incontrati per capire dal vivo a che punto è davvero l’elearning da quelle parti.
I temi che mi interessava esplorare erano diversi:
- quali sono le leve che spingono la formazione a distanza nelle aziende
- social learning, mobile learning, gamification: qualcuno fa davvero queste cose o sono solo buzzwords?
- skillmapping e competenze
- tecnologie: quali ‘stili’ nella produzione dei corsi, sfogliaslide, interattivitá, responsive design, videoconferenza, classi virtuali…
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