Mi riallaccio al post “Maledetta FAD!” per segnalare un esempio di come – sia pure pian piano e a fatica – qualche ente sta iniziando a ragionare di come integrare la Fad nella propria progettazione didattica.
A breve partirà un corso sulla creazione d’impresa realizzato in collaborazione con Ial Emilia Romagna – sede di Modena.
Il corso sarà realizzato con modalità “blended” (miste aula – elearning)
Proviamo a immaginare: andiamo a un corso, ascoltiamo e impariamo. Se il docente era bravo, ci ha aperto molti orizzonti nuovi.
Ma quando torniamo a casa (o – se era un corso aziendale – il mattino dopo) che si fa?
Chiaro: se la nostra motivazione è molto forte ci sforzeremo di applicare nella pratica quanto imparato. Ma spesso il quotidiano è più forte della motivazione…
Il corso “Neoimpresa” consentirà a IAL di sperimentare la modalità blended: i 12 destinatari, aspiranti imprenditori, potranno utilizzare la piattaforma per l’autoapprendimento, per le esercitazioni e per il loro project work assieme al docente.
Ed ecco l’apprendimento “blended”
- i materiali saranno in larga parte prodotti da elearnit
- i docenti interagiranno con elearnit per la produzione dei contenuti, in modo da integrare correttamente le modalità didattiche (aula e elearning)
- il corso è stato progettato fin dall’inizio con questa modalità
- nella fase di promozione del corso, i corsisti che si sono iscritti hanno manifestato interesse verso la modalità mista: per molti (il corso è per lavoratori) questo è l’unico modo in cui possono partecipare! (alcuni hanno chiesto: ma non si può fare tutto a distanza?)
- il docente stesso potrà sottoporre delle esercitazioni o dei casi di studio che il corsista può svolgere da solo o anche con gli altri partecipanti
- il project work individuale sarà sviluppato attraverso la piattaforma, usufruendo dell’esperienza del docente (usando ad esempio il “repository”)
Insomma, il corso diventa un’esperienza continuativa che mi accompagna e non solo un avvenimento spot.
E’ un esempio virtuoso di quello che può fare un ente di formazione integrando l’e-learning nella sua attività didattica.
10 aprile, 2008 at 10:56 PM
Congratulazioni!
Molto lieto di essermi sbagliato nelle mie analisi, vi auguro un buon svolgimento di corso. Aspetto i prossimi post per leggere quali risorse inserirete nel corso -interesse sincero-.
PS
Con un notevole ritardo – il week end proprio non ho accesso il PC, non ce la facevo – ho risposto ai vostri commenti.
Ciao
Lorenz
11 aprile, 2008 at 3:00 PM
Intanto grazie! martedì il corso parte, con la parte online forse partiremo dalla settimana successiva.
L’avventura sarà interessante: sono temi su cui entrambi da molti anni facciamo formazione d’aula per cui abbiamo materiali a iosa. Il difficile è trasformarli in risorse per l’online, cosa che comporta un ripensamento abbastanza profondo. Intanto perché devono essere da un lato “autoportanti” (almeno un po’, perché si suppone che il corsista sia stato anche in aula, ma volendo un domani riproporlo va pensato come il più autoportante possibile), dall’altro non devono essere noiosi.
Come fare? Per ora, ci stiamo orientando così:
– tutti i power point da aula li stiamo arricchendo di interazioni (eXe, engage…);
– inseriremo test chiusi e esercitazioni aperte, usando il repository;
– cercheremo di usare il più possibile il collaborative learning (forum)
L’altra difficoltà da risolvere è che il corso è molto su competenze soft (fare l’imprenditore, scrivere un BP…ma non in generale, tarato sul MIO caso). L’unica strada che vediamo è usare molto la compilazione di un progetto passo-passo, usando la consulenza a distanza e facendo in modo che a fine percorso, unendo le varie esercitazioni aperte, l’utente si ritrovi come per magia il suo progetto individuale già quasi fatto.
12 aprile, 2008 at 10:07 am
Fossi in voi:
Learning object brevissimi (10 pag max)
Web fiction per introdurre le diverse fasi del progetto (forse sono complesse da creare)
attività nei forum ( a gruppi sono interessanti, ma molto impegnative)
Attenzione a trasformare i powerpoint in Learning object, rischiano di diventare molto noiosi. Quando il materiale è molto, meglio creare PDF e un’attività didattica collegata alla lettura. E’ vero, lavorare passo a passo è la migliore soluzione.
Se mai vi servisse una mano… 😉
14 aprile, 2008 at 12:46 PM
Il tuo suggerimento è ottimo:
I LO in effetti li sto tenendo corti; per quanto riguarda le web fiction, magari avessimo tempo di produrne! Purtroppo, è un progetto low-budget
rispetto a.. 🙂 la tua offerta di dare una mano, buono a sapersi: magari non su questo progetto ma se ci sarà occasione (e budget) ben volentieri!