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Blended learning per aumentare le prestazioni del proprio personale

Ecco un articolo interessante su come sfruttare il blended learning per aumentate le prestazioni del proprio personale. Continua a leggere “Blended learning per aumentare le prestazioni del proprio personale”

Vuoi entrare nel mondo dello spettacolo? Va dove ti porta l’elearning…

Gironzolando per il web mi sono imbattuta in un articolo che ha attirato la mia curiosità: l’organizzazione di un progetto formativo in modalità blended rivolto a chi ambisce a costruirsi una carriera professionale nel mondo dello spettacolo e della comunicazione.

Le iniziative formative saranno elaborate secondo due direttrici:

– la prima riguarda i corsi che si svolgono unicamente online, tramite una piattaforma dedicata che consente di accedere al materiale didattico predisposto (pdf, slide, video, test, ecc.) e di partecipare in videoconferenza a lezioni e discussioni specifiche.

– la seconda tipologia è quella del corso online ma che in fase finale prevede una conclusione in full-immersion programmata prevalentemente nei weekend ed organizzate con un impostazione produttiva.

Il progetto è ancora in fase di definizione ma, se tutto dovesse andare per il meglio, l’e-learning potrebbe regalarci la possibilità di rivedere nel mondo dello spettacolo persone realmente valide e, soprattutto, formate.

Diario modenese: impressioni su un corso blended

IALVi ricordate il corso blended che citavo qui?

Nel frattempo il corso è partito e volevo condividere alcune impressioni che mi sono fatto nel frattempo.

Continua a leggere “Diario modenese: impressioni su un corso blended”

Il caso Iris Ceramica

Progetto Iris Ceramica
Il cliente:
Iris Ceramica, una delle più grandi e prestigiose ceramiche italiane, capofila del gruppo Iris.

L’esigenza:
Formare il personale amministrativo delle filiali estere (Canada, Stati Uniti) sull’utilizzo del gestionale in AS400. Supportare e migliorare l’efficienza del loro servizio interno di supporto tecnico al personale negli altri paesi. Avere materiale didattico autoportante per i nuovi assunti (caso frequente).

La soluzione:
L’azienda ha adottato un sistema di e-learning open source. Inizialmente in outsourcing, in questa fase l’obiettivo è un’installazione interna.

Il management aziendale, grazie alla formazione offerta, è ora in grado di utilizzarlo autonomamente, gestendo iscrizioni ai corsi, reportistica e valutazioni delle esercitazioni.
I corsi sono stati creati facilmente utilizzando il materiale già in uso dal cliente. Si tratta di slide multimediali (con commento in inglese e inserimento di filmati che illustrano l’utilizzo del gestionale).

E’ stata inoltre sperimentata l’aula virtuale, che si è rivelata un buon sistema per consentire al supporto tecnico di mostrare le corrette procedure agli utenti di oltre oceano condividendo il proprio desktop.

Parte un corso blended con IAL

Mi riallaccio al post “Maledetta FAD!” per segnalare un esempio di come – sia pure pian piano e a fatica – qualche ente sta iniziando a ragionare di come integrare la Fad nella propria progettazione didattica.

A breve partirà un corso sulla creazione d’impresa realizzato in collaborazione con Ial Emilia Romagna – sede di Modena.

Il corso sarà realizzato con modalità “blended” (miste aula – elearning)

Proviamo a immaginare: andiamo a un corso, ascoltiamo e impariamo. Se il docente era bravo, ci ha aperto molti orizzonti nuovi.
Ma quando torniamo a casa (o – se era un corso aziendale – il mattino dopo) che si fa?

Chiaro: se la nostra motivazione è molto forte ci sforzeremo di applicare nella pratica quanto imparato. Ma spesso il quotidiano è più forte della motivazione…

Il corso “Neoimpresa” consentirà a IAL di sperimentare la modalità blended: i 12 destinatari, aspiranti imprenditori, potranno utilizzare la piattaforma per l’autoapprendimento, per le esercitazioni e per il loro project work assieme al docente.

Ed ecco l’apprendimento “blended”

  • i materiali saranno in larga parte prodotti da elearnit
  • i docenti interagiranno con elearnit per la produzione dei contenuti, in modo da integrare correttamente le modalità didattiche (aula e elearning)
  • il corso è stato progettato fin dall’inizio con questa modalità
  • nella fase di promozione del corso, i corsisti che si sono iscritti hanno manifestato interesse verso la modalità mista: per molti (il corso è per lavoratori) questo è l’unico modo in cui possono partecipare! (alcuni hanno chiesto: ma non si può fare tutto a distanza?)
  • il docente stesso potrà sottoporre delle esercitazioni o dei casi di studio che il corsista può svolgere da solo o anche con gli altri partecipanti
  • il project work individuale sarà sviluppato attraverso la piattaforma, usufruendo dell’esperienza del docente (usando ad esempio il “repository”)

Insomma, il corso diventa un’esperienza continuativa che mi accompagna e non solo un avvenimento spot.

E’ un esempio virtuoso di quello che può fare un ente di formazione integrando l’e-learning nella sua attività didattica.

Un caso concreto di applicazione dell’e-learning

Ecco come potremmo riassumere in poche righe la storia di un progetto che stiamo seguendo da oltre 2 anni:

Il cliente:
Uno dei leader italiani del settore mobili, con oltre 90 punti vendita.
Oltre 800 utenti da formare sui temi amministrativi, contabili e di utilizzo del gestionale aziendale.

L’esigenza:
Ridurre il numero di riunioni e di sessioni di formazione tradizionale per ridurre i costi molto elevati.
Verificare l’apprendimento delle competenze da parte di tutti (cosa impossibile in un’aula tradizionale).
Avere un sistema di reporting.

La soluzione:
L’azienda ha adottato un sistema di e-learning open source.
Il management aziendale è ora in grado di utilizzarlo autonomamente, gestendo iscrizioni ai corsi, reportistica e valutazioni delle esercitazioni.
I corsi sono stati creati facilmente utilizzando il materiale già in uso dal cliente.

I costi:
Il cliente ha sostenuto costi più elevati dovuti all’esigenza di una personalizzazione articolata.
Un’installazione standard, eventualmente anche in outsourcing, ha dei costi molto più bassi o nulli, se il cliente decide di occuparsene autonomamente.
La formazione per l’uso del sistema e la consulenza per il suo utilizzo sono le attività più importanti.

Max

A che cosa serve l’e-learning e come funziona

“Quindi voi vi occupate di elearning. E’ quella roba con la webcam?”A.M.L., manager milanese, 2007

“Ma a cosa serve l’e-learning?” anonimo modenese, 2006

A volte è utile riflettere sul perché si fanno le cose. E non è detto che sia scontato per tutti che l’utilizzo dell’e-learning sia utile. Ho provato a riassumere in alcuni brevi punti i motivi per cui, nella mia esperienza, l’e-learning può essere utile.

Evitare incontri inutili: i singoli utenti devono leggere dei documenti e dobbiamo averne la certezza? Non occorre riunirli in aula.
Nessuna interferenza nelle attività aziendali: non ci sono costrizioni di orario, i singoli utenti in relazione ai propri impegni di lavoro sceglieranno orari e giorni che riterranno più consoni.
E’ dinamico: i contenuti didattici più aggiornati in tempo reale. Quello che ti serve imparare, quando ti serve.
E’ individuale: si può assegnare un percorso personalizzato a ciascun utente, o gruppi di utenti. Formare i commerciali in un certo modo, gli amministrativi in un altro. Allo stesso modo stabilire obiettivi diversificati.
Consente una verifica dell’apprendimento: l’imprenditore può monitorare gli step di apprendimento e le competenze di volta in volta acquisite.
Funziona: consente all’utente di progredire con i tempi che si è prefissato, ma l’interattività permette anche di applicare immediatamente quanto si è imparato.
E’ veloce: l’utente può apprendere al ritmo più efficace per se stesso, focalizzandosi su ciò che conosce meno.
E’ economico: le più diffuse piattaforme di e-learning sono Open Source (gratuite e modificabili) e consentono un costo totale di utilizzo potenzialmente molto basso.

L’e-learning non può sostituire del tutto l’aula.
Ma ne potenzia l’efficacia e consente di impiegarla solo quando davvero è necessaria.

Obiettivi
Permette di ottimizzare le conoscenze aziendali.
Di metterle “a sistema” rendendole un fattore competitivo.
Qualche esempio:
– formazione ai venditori, condivisione di documentazione di vendita
– addestramento del personale amministrativo sulle procedure e sul gestionale
– aggiornamento sull’utilizzo di software
– sicurezza, qualità e ambiente
– condivisione di documenti aziendali.

Non è tutto, ma è già molto. Nei prossimi post, vedrò di approfondire.

Max

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