Ecco alcune idee per il look dei vostri nuovi corsi e-learning.
Traduco – e adatto – qui uno dei soliti eccellenti post di Tom Kuhlmann di Articulate. In questo caso si tratta di 3 idee per i prossimi corsi e-learning.
Copertina di rivista
Fateci caso: le copertine delle riviste (maschili o femminili) sono spesso un ottimo strumento per attrarre l’attenzione (“10 modi per farla impazzire”, i “20 segreti per avere successo” eccetera). Visto che funzionano così bene, perché non prendere spunto dalle riviste e creare il vostro corso in modo che il look & feel vi assomigli?
Dividi il tuo contenuto in “spezzoni” e disegna il tuo corso in modo che assomigli a una copertina di rivista con titoli seducenti, in modo da attrarre l’utente a cliccarvi sopra per fruire di quel pezzo di informazione.
Trova la cura
C’è sempre un elemento che ha a che fare con la misurazione della performance in un vostro corso. Altrimenti, perché fare un corso? O stai condividendo informazioni per mantenere informati gli utenti, oppure stai insegnando una competenza per eseguire meglio il lavoro. La maggior parte delle volte, il corso segue un processo molto lineare dove tutto è presentato nello stesso modo e noi accompagnamo l’utente nel contenuto dalla A alla Z.
Modifica le cose, cambiale, stravolgi il corso. Inizia come se il protagonista del corso fosse malato e inviato al pronto soccorso: l’obiettivo dello studente è di diagnosticare il problema e di trovare una cura. Questo potrebbe essere un modo divertente di presentare l’argomento del corso.
Focus Group
Troppo spesso in un corso elearning tutto appare come una presentazione unilaterale, il che non permette di gestire correttamente le obiezioni. Questo è vero soprattutto per l’apprendimento sulle competenze soft, dove gli utenti normalmente hanno un sacco di obiezioni da fare sul perché l’approccio suggerito non funzionerà. Perché allora non creare un corso che assomigli a una finta discussione con degli esperti? Puoi usare gli esperti per condividere il contenuto del tuo corso e trattare obiezioni o potenziali problemi. Oppure puoi farlo sembrare un talk show di attualità.

Crea un moderatore e alcuni personaggi. Il contenuto avanza man mano che il moderatore pone delle domande e viene condiviso tramite i personaggi che dibattono sull’argomento.
Uno dei personaggi potrebbe essere un “disturbatore matto” che irrompe nella conversazioni con delle provocazioni. E’ un buno modo di trattare con le obiezioni che gli studenti possono avere verso alcune informazioni. Se avete tempo, potreste usare dei brevi video clip anziché foto.
Come bonus, altri tre post di Tom collegati a questo argomento.
19 agosto, 2009 at 3:56 PM
molto interessante! anche io sto frequentando l’università in modalità e-leraning all’unisu e credo sia un’ottima soluzione per chi, come me, lavora e deve badare ad una bambina!
5 settembre, 2009 at 3:48 PM
Grazie del tuo commento Rachel (e scusa il ritardo nella risposta, eravamo tutti al mare….). Hai colto una delle caratteristiche tipiche dell’apprendimento e-learning, cioé l’indipendenza dal tempo e dallo spazio. Nel tuo caso, infatti, ti consente di svolgere contemporaneamente un sacco di altre attività oltre a… frequentare l’università. Come ti trovi, a proposito? I materiali didattici che ti mettono a disposizione come sono fatti? Tipo “dispense” dove si deve cliccare per andare avanti o sono un po’ più interattivi?
Saluti,
Massimiliano