Siamo presi dal lavoro, dalla frenesia della vita quotidiana, dagli impegni, dalla crisi, dai problemi economici ma c’è un modo che permette, a tutti noi che ci occupiamo di e-learning, di fare del bene con il nostro lavoro!

Come? Semplicemente sviluppando corsi e-learning!

LINGOs è un consorzio di aziende NGO (Organizzazioni non governative) che condividono risorse per l’apprendimento e che annualmente lanciano una campagna mondiale mettendo in contatto sviluppatori e-learning con organizzazioni umanitarie.

Quest’anno il Global Giveback è focalizzato sulla costruzione di una libreria di corsi, Last Mile Learning, che riguardano l’insegnamento di materie legate al People Management, Team Management, Strategic Management ed al Project Management. Questa libreria di corsi è gratuita e disponibile per chiunque si dia da fare per ridurre la povertà e alleviare la sofferenza nei paesi in via di sviluppo.

Le organizzazioni LINGOs e i volontari formeranno un team che svilupperà contenuti in quattro formati differenti (self-led elearning, face to face curricula, blended learning curricula, online synchronous curricula) in modo da dare ad ognuno la possibilità di mettere a disposizione le proprie capacità e la propria esperienza.

L’attività degli sviluppatori di elearning permette alle organizzazioni NGO di non dover spendere ulteriore denaro per la formazione ma dedicarsi unicamente  a creare nuovi pozzi, proteggere le aree più sensibili, nutrire i bambini più affamati, introdurre innovazioniper l’agricoltura e avviare un numero maggiore di programmi salvavita sanitari. Senza risorse aggiuntive!

Potete leggere la fonte dell’articolo su mosaicoelearning ed avere maggiori informazioni su come aderire all’iniziativa nel sito del Global Giveback

Chiudo con una meravigliosa frase di una “piccola grande donna” che riassume nelle sue semplici parole il senso di questo articolo.

“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma è bene pensare che se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno” . (Madre Teresa di Calcutta)