sviluppoTerminati i festeggiamenti per il decimo anno di vita di Elearnit, ci siamo soffermati a pensare alle numerose esperienze vissute, alle svariate richieste ricevute e, soprattutto, alle soluzioni proposte e concretizzate con successo.
Al contempo, abbiamo realizzato quanto l’elearning sia cresciuto insieme a noi in questi ultimi anni trasformando la formazione nelle aziende.
Vogliamo condividere la nostra riflessione e descrivere quelle che sono le tecnologie che contraddistinguono oggi l’elearning e che hanno preso il posto o, per meglio dire, che affiancano efficacemente i corsi basati su semplici slide in PowerPoint.

Nuovi device

Tramite l’utilizzo di smartphone e tablet si può fruire dei contenuti formativi sempre e ovunque. La completa diffusione degli smartphone permette inoltre alla formazione di arrivare a quel personale aziendale solitamente “irraggiungibile” coi metodi tradizionali, come le reti vendita, i manager sempre in viaggio o i tecnici attivi sul territorio.

Il Webinar

Più volte, (ad esempio qui, qui, qui, qui, qui e ancora qui) ci siamo dedicati al webinar, uno degli strumenti che maggiormente ha cambiato il mondo della formazione. In quanto evento di condivisione sincrona, il webinar dà la possibilità a più persone, con una semplice connessione internet, di fruire di una lezione interattiva tenuta dal docente o dal tutor esattamente come in un’aula reale.

Non servono hardware particolari, bastano semplici cuffie, microfono ed eventualmente una webcam, ed uno qualsiasi dei molti software e servizi di aula virtuale disponibili sul mercato che permettono a docente e discenti di parlare tra di loro, porre domande, utilizzare una lavagna condivisa, somministrare test o quiz.

La Gamification

Poco tempo fa, abbiamo approfondito il tema della gamification aproffittando della pluriennale esperienza  su questo campo di uno dei nostri partner nello sviluppo di FormaLMS.

La Gamification può rappresentare un’ottima soluzione per motivare i dipendenti di un’azienda a svolgere le attività formative senza cadere nella noia in quanto il principio su cui si basa consiste principalmente nel considerare il gioco come una delle migliori strategie per coinvolgere le persone a provare più interesse e divertimento nelle attività quotidiane o lavorative.

Le tecniche della gamification consistono nell’utilizzo di elementi mutuati dai giochi e delle tecniche di game design in contesti esterni al gioco stesso. In sintesi, tutte le attività (svolte online o anche nel mondo reale) consentono di acquisire punti per una classifica generale e per sbloccare dei “livelli”. La possibilità di salire di livello e di avere nuovi “poteri” stimola ad effettuare sempre nuove attività, la classifica introduce l’elemento della competizione. La premialità finale (“virtuale” o anche tangibile) mette poi la ciliegina sulla torta.

Simulatori e realtà virtuale

I simulatori vengono utilizzati molto spesso nella formazione nel campo della medicina, dell’ingegneria e architettura in quanto permettono agli utenti di imparare contenuti complessi  e che richiedono l’integrazione di teoria e pratica. Anche in questi giorni vediamo alla tv lo spot del Samsung GearVR, un dispositivo per realtà virtuale che unito al proprio smartphone permette di percepire il mondo oltre la naturale vista umana e come di fronte a un maxischermo. Ma anche il semplice Google Cardboard, che consente di montare uno smartphone su occhiali di cartone per creare un dispositivo per realtà virtuale a costi prossimi allo zero prende sempre più piede.

I simulatori e la realtà virtuale aspettano solo contenuti innovativi per decollare 🙂

Analisi delle skills e sviluppo delle competenze

Il costo del processo di valutazione non è alto, soprattutto se impostato correttamente e se si sfruttano le  tecnologie informatiche, che oggi danno una buona garanzia di sicurezza.
Test e questionari possono essere infatti distribuiti, grazie alla metodologia e-learning, ad un numero altissimo di persone in tempi molto brevi, forniscono un feedback immediato sotto forma di report e grafici di facile interpretazione e possono essere ripetuti nel tempo.

A seconda delle esigenze organizzative aziendali, inoltre, è possibile creare dei percorsi di assessment personalizzati, consentendo

  • all’azienda di conoscere caratteristiche, capacità e motivazioni dei collaboratori, per poter così pianificare interventi gestionali e formativi coerenti con le necessità aziendali e con le potenzialità individuali
  • ai dipendenti di conoscere le proprie capacità attuali e le proprie potenzialità in modo da poterle sviluppare.

Forma Lms ha già un sistema di gestione competenze integrato, con la possibilità di creare e gestire ruoli, competenze di diverso tipo associate a ruoli e corsi e con l’analisi dei gap di competenze integrata.

Open Badges

Open Badges è un progetto di Mozilla  che prevede l’assegnazione di indicatori, alias “medaglie digitali”, che certificano le competenze acquisite da una persona all’interno o all’esterno di classi. Gli Open Badges differiscono dalle rappresentazioni puramente visive di badge in quanto contengono metadati che indicano chi ha rilasciato il badge, criteri di valutazione e altre informazioni. E’ possibile raccogliere queste certificazioni in ambiti diversi e mostrarle su blog, siti web e i propri profili social.
La storia dei badge è lunga, il futuro, entusiasmante, è tutto da scrivere 😉

Storytelling

Lo Storytelling prende sempre più piede sia nel campo del marketing che in quello della formazione. Noi per primi ne abbiamo preso spunto in un articolo divertente e interessante sulla nostra storia: “Elearnit: intervista doppia ai suoi fondatori”

In realtà, lo storytelling non è una novità: da sempre il racconto rappresenta un ottimo mezzo per comunicare e far apprendere. Al giorno d’oggi, le numerose offerte del digitale come la possibilità di assemblare testi, immagini, video offrono un linguaggio ancora più accattivante per raccontare esperienze vissute in azienda che coinvolgano e favoriscano l’apprendimento di chi le guarda.

Cosa ci riserverà l’elearning nel futuro? Lo scopriremo solo vivendo 😉
Stay tuned