In questi giorni si è nuovamente diffusa la notizia di un drastico cambiamento nel mondo dell’ECM che porterebbe i professionisti nel campo sanitario a non dover più fruire obbligatoriamente dei corsi di aggiornamento. Ma questa “notizia” non è una “novità”e, soprattutto, non è veritiera.
Non è infatti la prima volta che viene pubblicato un articolo che celebra la “morte” dell’ECM con conseguenti accese discussioni tra medici, provider, addetti ai lavori e, soprattutto, tanta, tanta confusione.
In questo breve articolo cercheremo di fare chiarezza sulla questione premettendo che, almeno per quanto è lecito sapere fino a questo momento, non ci sarà alcun Addio all’ECM.
Le notizie pubblicate nell’ultimo periodo vertono principalmente su un tema principale: “La corte di Giustizia UE dichiara che gli Ordini non possono imporre aggiornamento professionale.”
Questo significa che la sentenza della Corte Ue stabilisce solo che gli Ordini professionali non possono obbligare i suoi iscritti a seguire i corsi emanati dall’Ordine stesso perché questo viola il libero mercato a discapito dei Provider privati che realizzano corsi di formazione.
Pertanto la sentenza non solo NON elimina i crediti ECM ma anzi, tutela il libero mercato della formazione.
Resta pertanto in vigore il regolamento di Agenas sul mondo dell’ECM e le numerose novità previste per il triennio a partire dal 2016
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