Il tema della creazione di contenuti per l’elearning è sempre molto attuale e interessante, ma non si può pretendere di elaborare materiali didattici efficaci senza prima occuparsi della vera e propria progettazione dell’apprendimento online. In questo articolo troviamo nuovamente alcuni spunti interessanti a riguardo.

Il corretto processo di progettazione e-learning

Progettare qualcosa da zero non è un gioco da ragazzi. In particolare, quando stai progettando un corso di apprendimento digitale che dovrebbe aiutare le persone ad apprendere e sviluppare abilità e conoscenze in autonomia. Un buon alleato nella fase di progettazione è senza dubbio il processo: stabilirlo (e seguirlo!) o meno farà la differenza.

1. Pianificazione

Diversamente da ciò che molti potrebbero credere, la pianificazione inizia anche prima che il progettista inizi a lavorare su uno schema o modello del corso. Si inizia con un’analisi dei bisogni formativi dei destinatari col supporto dei responsabili, quindi una discussione con gli esperti in materia su quali contenuti mettere nel corso per soddisfare le esigenze emerse durante l’analisi dei fabbisogni, quindi con i progettisti e gli sviluppatori del corso per discutere l’intero piano e la sua sequenza temporale. È uno sforzo di squadra in cui ogni membro del gruppo di lavoro svolge un ruolo, almeno se si desidera farlo correttamente.

2. Storyboard

Una volta terminata la pianificazione, arriva il momento di tradurla sulla carta. Lo storyboard, come sapranno i progettisti dell’apprendimento digitale, è il profilo dell’intero contenuto di apprendimento da includere nel corso schermo per schermo. Lo storyboard è importante in quanto aiuta i progettisti a comunicare alle parti coinvolte il modo in cui il contenuto verrà presentato, come è strutturato e ciò che lo studente sperimenterà. È una mappa del corso che viene mostrata a tutte le parti interessate per garantire che non ci siano errori o imprecisioni nel corso e, se c’è qualcosa da cambiare, viene fatto prima che inizi lo sviluppo effettivo.

3. Sviluppo

La parte di sviluppo sarà un gioco da ragazzi se sono state fatte una pianificazione e uno storyboard adeguati. A differenza dello storyboard, la prima bozza o prototipo del corso è la sua versione reale e funzionante, in accordo con tutto ciò che stato pianificato e stabilito nello storyboard. Una volta costruito il prototipo, viene nuovamente esaminato da tutte le parti interessate per garantire che non vi siano elementi che devono essere riparati o modificati, dopodiché il percorso viene sviluppato per essere consegnato agli studenti.

4. Garanzia di qualità

Tuttavia, c’è un altro passo prima che il corso venga effettivamente consegnato agli studenti, che è quello della garanzia della qualità. Il corso viene inviato al team per un controllo finale concentrato su tutti gli aspetti che possono determinare se il corso è idoneo al consumo da parte degli studenti: il testo, la grafica, le interattività, i menu e simili, eseguendo il corso e completandolo più volte per garantire che sia davvero impeccabile.

5. Consegna

Una volta terminato questo ultimo controllo, il corso è pronto per la pubblicazione e il caricamento sulla piattaforma LMS, dove gli studenti potranno accedervi.


Non è strettamente necessario che il team di sviluppo sia composto da un numero elevato di figure: come abbiamo visto altre volte, infatti, diverse tra le funzioni descritte possono essere incarnate nella stessa persona. L’importante è che, però, tutte queste fasi vengano rispettate: dal momento dell’analisi del fabbisogno alla fase finale di controllo formale, occorre che tutti gli attori coinvolti offrano il proprio contributo, tanto più se si è in pochi.