Le piattaforme LMS hanno alle spalle una storia interessante. Oggi abbiamo preso spunto da questo articolo per fare un tuffo nel passato e scoprire qualche curiosità che può anche aiutarci a capire meglio la realtà di oggi.
Vi siete mai chiesti come sono nate le piattaforme LMS? Sapete come si sono evolute nel corso della storia? Cominciamo col dire che le piattaforme LMS hanno compiuto un viaggio straordinario, davvero interessante da approfondire, soprattutto per chi si occupa di elearning. Esploriamone dunque insieme l’evoluzione a partire dagli anni ’20 per arrivare fino ai nostri giorni.
Le pietre miliari: momenti fondamentali nella storia dei LMS
La “Teaching Machine”
A metà degli anni ’20 del 1900 Sidney L. Pressey sviluppò la “Teaching Machine”, che offriva vari tipi di esercizi pratici e domande a scelta multipla (MCQ). Simile a una macchina da scrivere, richiedeva agli utenti di approfondire le risposte, che venivano registrate. L’utente poteva avanzare solo se la sua risposta alla domanda precedente era corretta, una caratteristica che la maggior parte degli LMS moderni utilizza ancora.
Il “Problem Cylinder”
Qualche anno dopo, Milton Ezra LeZerte creò il “Problem Cylinder”, un dispositivo che forniva istruzioni senza la necessità dell’intervento di un istruttore. Una delle più importanti caratteristiche del cilindro era che non solo verificava la conoscenza degli studenti con le MCQ, ma controllava anche le loro risposte, giuste o sbagliate, permettendo così al docente di risparmiare tempo.
Il primo corso universitario in TV
L’Università di Houston, negli Stati Uniti, fu invece la prima a trasmettere in televisione il primo corso universitario a credito. Le videolezioni / lezioni venivano trasmesse ogni sera in modo che tutti, compresi i lavoratori a tempo pieno, potessero trarne vantaggio e in modo che l’apprendimento non venisse compromesso dagli impegni di lavoro-
SAKI
Alla fine degli anni ’50 nacque SAKI, la prima macchina a offrire un’esperienza di apprendimento più personalizzata. Abbreviazione di “Self-Adaptive Keyboard Instructor”, SAKI, sviluppata da Gordon Pask e McKinnon Wood, offriva domande pratiche e personalizzate sulla base delle prestazioni dell’utente. A mano a a mano che i risultati dello studente miglioravano, SAKI “apprendeva” e aumentava la complessità delle domande successive.
PLATO
Negli anni ’60 nacque PLATO (Programmed Logic for Automatic Teaching Operation), un’invenzione di Donald Bitzer. PLATO era un programma di formazione basato su computer che facilitava l’apprendimento a ritmo individuale, consentendo agli studenti di monitorare i propri progressi di apprendimento. Plato fu anche il primo programma in cui erano presenti i primi elementi di apprendimento sociale / collaborativo; gli studenti potevano, infatti, interagire utilizzando un sistema di messaggistica.
La HP-9100A
Nel 1968 apparve per la prima volta la HP-9100A, la prima calcolatrice di Hewlett-Packard, provvista di capacità di calcolo mai viste prima. La HP-9100A era in grado di elaborare e risolvere problemi di ingegneria 10 volte più velocemente delle macchine esistenti e gettò le basi delle moderne connessioni Internet, aprendo la strada all’uso quotidiano dell’LMS.
Il progetto Athena
Il Progetto Athena del MIT, il vero precursore dell’LMS, nacque negli anni ’80. Il suo scopo era quello di estendere l’uso delle macchine informatiche oltre la scienza e l’ingegneria e permetteva a studenti e istruttori di accedere ai propri file da qualsiasi workstation / computer desktop all’interno del campus del MIT.
Moodle
Nel 2002 è nato Moodle (Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment), il primo LMS “open source”. Con Moodle gli utenti potevano iniziare ad apprendere non appena scaricavano l’applicazione sul desktop ed erano in grado di scegliere i contenuti che desideravano archiviare o esportare. La funzionalità “plug-and-play” faceva in modo che i contenuti fossero messi a disposizione in modo più veloce e a un costo inferiore.
SCORM
Qualche anno dopo è stato introdotto SCORM (Sharable Content Object Reference Model), che specifica i parametri secondo cui vengono ‘confezionati’ i contenuti e i metadati, una caratteristica fondamentale dell’LMS di oggi.
API
L’API Experience aka xAPI, una specifica, è stata sviluppata come successore di SCORM e ha permesso a contenuti e LMS di parlare, per così dire, tra loro in modo da registrare e tenere traccia di tutte le esperienze di apprendimento.
La storia moderna dei LMS
Cosa ha provocato i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nel mondo dell’apprendimento online? Come e perché è avvenuto il passaggio dagli LMS tradizionali a quelli di nuova generazione? Se da una parte avanza la tecnologia avanza, aprendo la porta a sempre più numerose e variegate possibilità di utilizzo, dall’altro il motivo principale di tale passaggio è da ricercare, almeno a livello della formazione aziendale, nelle nuove esigenze di formazione di una forza lavoro globale, in un’epoca in cui le aziende sono in continua crescita ed espansione.
A differenza dei LMS tradizionali, quelli moderni possono, infatti:
- Fornire un’ampia varietà di materiale di formazione in diversi formati, dando agli utenti il controllo completo su cosa, dove e quando imparare;
- Ospitare chat room e forum di messaggistica per consentire ai discenti di collaborare e imparare dagli altri;
- Facilitare l’accesso ai contenuti richiesti;
- Segnalare e monitorare i progressi degli utenti;
- Sfruttare i dati di monitoraggio per fornire percorsi di apprendimento personalizzati;
- Supportare la gamification sotto forma di badge, punti e classifiche per motivare i discenti.
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12 febbraio, 2021 at 12:59 PM
Bello questo viaggio nel passato! Non conoscevo molti di questi antenati!