In questo momento, il microlearning è una delle tendenze più discusse nella formazione aziendale. Oggi abbiamo preso spunto da questo articolo per spiegare 4 modi in cui il microlearning si dimostra particolarmente efficiente.

Il microlearning e i discenti di oggi

Secondo Bersin di Deloitte, i discenti moderni sono distratti e impazienti. Hanno la tendenza a essere costantemente in movimento (anche tra diverse forme di lavoro) hanno poco tempo e accedono alle informazioni su richiesta, solitamente con lo scopo di risolvere problemi. Le stime dicono che, in una settimana lavorativa tipica, hanno solo l’1% di tempo da dedicare a formazione e sviluppo. Inoltre, a causa dei rapidi cambiamenti nel mondo del lavoro, molte competenze stanno perdendo importanza. Anche per questo motivo, aziende ed organizzazioni hanno difficoltà a migliorare in modo coerente ed efficiente le competenze dei propri dipendenti che sono, d’altra parte, sempre più alfabetizzati, digitalmente e socialmente. Si tratta di persone che cercano supporto lavorativo anche attraverso le loro reti personali e professionali.

Le aziende possono decidere di sfruttare queste caratteristiche formando i propri dipendenti in modo divertente e coinvolgente. Vediamo quali sono alcuni punti di vantaggio del microlearning, anche dal punto di vista dell’instructional design.

Microlearning: i punti di forza

Come sappiamo, il microlearning punta su interattività e coinvolgimento: viene fornito in micromoduli autonomi di breve durata o come parte di un insieme. Nella formazione aziendale, il microlearning viene spesso utilizzato per supportare il training prima del lavoro, il follow-up e, come dicevamo, l’apprendimento just-in-time al momento del bisogno. La valutazione dell’apprendimento deve essere sostanzialmente incentrata sui risultati. ma vediamo ora, nel particolare, quali sono le chiavi di efficienza del microlearning:

Compattezza

Il primo punto di efficienza riguarda la compattezza del mezzo. Il termine “compattezza” si riferisce qui soprattutto al linguaggio di presentazione che deve essere coerente al contesto e diretto. La voce fuori campo, quando presente, deve essere caratterizzata da velocità e intonazione variegata. Deve, invece, evitare quasi del tutto riempitivi, esitazioni e altre ridondanze.

Regolarità

La seconda caratteristica distintiva del microlearning è la natura regolare e discreta del design. Ogni unità dovrebbe essere suddivisa in componenti di durata comparabile che corrispondano alle fasi di scoperta, sviluppo e rafforzamento. Questa razionalizzazione aiuta anche a fornire ai discenti, che si muovono tra i materiali di apprendimento, un senso di struttura e progressione coerenti. Argomenti prevedibili e strutturati, e unità compatte e ripetibili, forniscono un flusso di informazioni relativamente intenso senza sprechi.

Coinvolgimento mirato

Nella formazione tradizionale, i docenti efficaci si affidano a segnali non verbali come il linguaggio del corpo e le espressioni facciali dei discenti per interpretare il loro livello di comprensione durante l’insegnamento, rendendo l’insegnamento un’esperienza fluida e interattiva. Il docente può anche scegliere di stimolare di porre domande per stimolare la riflessione, rispondere a domande per chiarire concetti o inserire un’attività per enfatizzare un’idea.

Il microlearning online non consente, invece, di ottenere spunti sulla comprensione del discente. Inoltre, a causa della natura statica del contenuto, è quasi impossibile adattarlo al livello di comprensione dei partecipanti. Pertanto, è necessario trovare altre soluzioni, come:

  • Mantenere le unità piccole e digeribili per prevenire l’affaticamento del discente;
  • Fornire riferimenti tra le unità per rafforzare i concetti appresi nelle unità precedenti/successive;
  • Presentare elementi visivi che siano interessanti e visivamente accattivanti al tempo stesso;
  • Utilizzare voci fuori campo espressive e coinvolgenti;
  • Inserire attività interattive e, se possibile, divertenti, in posizioni strategiche per mantenere alto il coinvolgimento.

Autonomia del discente

Le attività atte a facilitare il feedback e la valutazione sono limitate nel microlearning, perché bisognerebbe almeno prevedere che i discenti ricevano un feedback immediato e automatizzato sulle loro prestazioni, cosa non sempre possibile. Anche per questo motivo, il microlearning è più adatto, come dicevamo in apertura, per la formazione preliminare, il follow-up e l’apprendimento just-in-time, così come per scopi di supporto alle prestazioni e non per compiti complessi come la risoluzione di problemi.

Il microlearning è, in realtà, perfetto per essere fruito in autonomia e, potremmo anche dire, per aumentare l’autonomia del discente stesso. Alla fine dei micromoduli e prima di passare all’unità successiva, i discenti devono spesso autovalutarsi per decidere se hanno compreso appieno i contenuti. Per questo motivo, ogni unità di microlearning dovrebbe offrire numerose opportunità agli studenti di tornare alla sezione precedente per rivedere i contenuti. I discenti dovrebbero anche poter ritentare i quiz per migliorare i loro punteggi. Nel complesso, lo studente mantiene la propria autonomia rispetto all’apprendimento nelle unità.

Se vuoi approfondire il tema del microlearning, ne abbiamo già parlato in questo articolo.

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