Nativo digitale o immigrato digitale: tu cosa sei?
Una ricerca mostra che gli anziani (di età pari o superiore a 65 anni) hanno un atteggiamento positivo nei confronti dell’utilizzo della tecnologia per svolgere le proprie attività quotidiane o curare i propri interessi, ad esempio inviando e-mail o la navigando online. Tuttavia, il processo di apprendimento è una lotta con le emozioni complesse e le diverse realizzazioni di compiti: dovrebbe essere concesso del tempo agli adulti più anziani per arrivare a padroneggiare le nuove abilità, che vanno di pari passo con la loro persistente scarsa fiducia nell’utilizzo di applicazioni Internet.
Le persone che non sono nate nell’era digitale, e che in seguito hanno adottato la nuova tecnologia, sono definite “immigranti digitali”, mentre le persone che sono nate durante o dopo l’era digitale sono soprannominate “nativi digitali”. L’era digitale ha inizio nel 1980: sulla base della definizione di Prensky, quindi, gli adulti di 40 anni e più sono stati classificati come “immigranti digitali”.
È solo che sto invecchiando? Mi trovo ad avere problemi a stare al passo con la tecnologia… Sono stato sommerso dalla scelta e dalla varietà… Non posso assolutamente imparare tutto… A volte mi sento come se non fosse possibile nemmeno imparare le cose che potrebbero essere utili a me!…
Oggi gli adulti di mezza età sono a tutti gli effetti immigrati digitali. Il modo in cui percepiscono la tecnologia è diverso da un nativo digitale. Quanto sono diversi? Ecco le differenze:
Nativi digitali
- Amano una connettività costante
- Preferiscono portare con sé le proprie tecnologie ovunque
- Preferiscono l’immediatezza e avere brevi periodi di attenzione
- Utilizzano messaggi di testo e messaggi immediati come
- Per prima cosa vanno su Internet
- Preferiscono socializzare online e sono deboli nella comunicazione faccia a faccia
Immigrati digitali
- Preferiscono parlare al telefono o di persona
- Fanno attenzione alla correttezza del testo durante l’invio di messaggi
- Preferiscono canali di comunicazione formali, come telefono, e-mail dettagliate o comunicazione faccia a faccia
- Non capiscono le parole o le frasi gergali su Internet
- Stampano le cose anziché lavorare sullo schermo
D’altra parte, negli ultimi anni, alcuni ricercatori hanno affermato che le “categorie digitali” dovrebbero essere raggruppate in base alla loro comprensione e a quanto si sentono a proprio agio con la tecnologia, piuttosto che con l’età. Individui diversi sono raggruppati in 4 categorie.
1. Gli “evitatori” evitano l’uso della tecnologia moderna
Questo gruppo di persone sono vecchi immigrati digitali che non possono relazionarsi con la tecnologia moderna e i giovani nativi digitali, si oppongono filosoficamente all’uso di Internet e di altre moderne tecnologie online.
2. I minimalisti usano la tecnologia con riluttanza
Sono involontariamente costretti a utilizzare la tecnologia, ma preferiscono le copie cartacee e non si fidano delle risorse elettroniche. Possono essere immigrati digitali che sono riluttanti ad adottare la tecnologia, o minimalisti nativi digitali. I turisti sono le persone che si sentono come visitatori nel mondo digitale: prestano attenzione alla cultura digitale “locale” o “nativa”, imparano la sua lingua, osservano i suoi rituali e ne comprendono le complessità. Questo gruppo mantiene una distanza interiore dalla tecnologia, anche se tende a usarla in modo appropriato ed efficace, se necessario, ma non in modo esteso. Questo gruppo rimane internamente non digitale riguardo a preferenze e valori.
3. Entusiasti appassionati di tecnologia
Partecipano a discussioni online tramite Facebook, siti di notizie, blog o corsi di formazione online. Possono persino produrre i propri contenuti online. I membri di questo gruppo controllano le e-mail e sono online per tutto il giorno, trovano la tecnologia interessante e sicuramente hanno uno smartphone.
4. Gli innovatori non sono solo entusiasti: lavorano con la tecnologia per migliorarla
Si tratta di sviluppatori di giochi, programmatori, ingegneri e scrittori tecnici. Gli innovatori creano siti Web e applicazioni, e svolgono altre funzioni di creazione online per i loro colleghi innovatori. I consumatori eccessivi dipendono fortemente dalla tecnologia per occupare il loro tempo. Molti giovani nativi digitali provengono da questo gruppo e sono giocatori. Se gli immigrati digitali si ritrovano in questo gruppo, è quasi senz’altro per i social network.
In realtà, gli immigrati digitali non nascono con abilità informatiche, mentre dal termine “nativo” si evince chiaramente che i nativi digitali sono più esperti di tecnologia rispetto a loro. Al giorno d’oggi i bambini imparano e si adattano alla tecnologia in modo diverso rispetto agli adulti. Scoprire come gli immigrati digitali apprendono con l’accessibilità della tecnologia è fondamentale.
Ad esempio, alcuni immigrati digitali provengono dal gruppo “desiderosi di adottarla” e partecipano attivamente alle discussioni sui forum online. Ma alcuni di loro provengono dal gruppo “minimalista” o “evitante”: possono semplicemente ignorare o partecipare involontariamente ai forum di discussione, che per loro si rivelano quindi come un’esperienza di apprendimento negativa.
È importante che i formatori comprendano come gli immigrati digitali apprendono in un ambiente di e-learning e progettino una migliore strategia di insegnamento e apprendimento adatta alle loro esigenze. In questo modo, questo gruppo di discenti sarebbe in grado di svolgere la propria formazione in modo facile ed efficace nel nuovo contesto.
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