Inserire interattività in un corso significa creare un mezzo che porti a un dialogo tra il discente e il contenuto. Oggi abbiamo preso spunto da questo articolo per capire come rendere questo dialogo più efficace potenziando e usando in maniera mirata gli elementi di interattività.
Il coinvolgimento del discente è la chiave per garantire un apprendimento efficace. I contenuti presentati attraverso esperienze interattive sono notoriamente tra quelli maggiormente coinvolgenti, ma molti instructional designer si ripetono e pensano forse che interattività significhi solo sfornare all’infinito quadrati e cerchi cliccabili. È importante, invece, che ogni elemento interattivo inserito in un corso sia ben pensato e abbia una sua ragione d’essere.
Interattività: dialogo tra discente e contenuto
Tecnicamente l’interattività è la capacità di un dispositivo di rispondere all’input di un utente. Partendo da questa definizione molti si limitano a creare e a inserire dove possono pulsanti cliccabili. Si tratta di “interazioni manuali” che sicuramente aumentano il coinvolgimento dell’utente ma che, se ripetute troppo di frequente per tutto il corso, posso produrre noia.
Uscendo dalla definizione meramente tecnica, sarebbe meglio descrivere l‘interattività come un mezzo che porta a un dialogo tra discente e contenuto. Per questo motivo, è importante che l’interattività sia progettata con criterio e con l’obiettivo specifico di risvegliare l’attenzione e l’interesse dell’utente. L’elemento sorpresa (come porre domande stimolanti), ad esempio, coinvolge il cervello e lo tiene sveglio, rendendolo pronto a ricevere ulteriori nozioni. Porre domande stimolanti e non scontate e presentare fatti non conosciuti
Suggerimenti per corsi più interattivi
Non esistono soluzioni corrette universalmente applicabili quando si parla di interattività. Ogni corso è unico così come il pubblico di destinazione. Tuttavia, ci sono alcuni elementi che possono aumentare e migliorare l’interattività dell’esperienza formativa che stai creando. Questi possono essere usati separatamente o combinati a seconda delle esigenze:
Infografiche interattive
Sono facili da creare e possono essere utili per presentare una grande quantità di dati o informazioni in un piccolo spazio. Possono anche essere utilizzate per mostrare una prospettiva diversa delle informazioni / dati.
Simulazioni e scenari
Ne abbiamo già parlato in passato. Con simulazioni e scenari il discente si trova a “rivivere” situazioni che fanno parte della sua esperienza. Nella formazione aziendale, ciò significa riprodurre situazioni tipiche di fronte alle quali l’utente deve compiere delle scelte. Affinché la simulazione sia efficace, è importante che tutte le opzioni fornite siano plausibili. All’utente verranno poi mostrate le conseguenze delle proprie scelte e il motivo per cui alcune sono più o meno corrette di altre.
Test finali
Utilizzare sempre lo stesso stile (per esempio la scelta multipla) nelle valutazioni finali è molto noioso e riduce al minimo il ruolo dell’interattività. Il test finale deve comprendere domande stimolanti e includere stili diversi. Importantissimo è anche mostrare i risultati e spiegare, anche se brevemente, perché una risposta è giusta o sbagliata. Anche in questo contesto, magari per mostrare i risultati, possono essere utili le infografiche.
Questi sono solo alcuni esempi di elementi interattivi che possono essere introdotti in un corso elearning. La cosa più importante è che l’interattività non venga usata in maniera casuale o a fini puramente ‘estetici’ ma che abbia scopi precisi e venga utilizzata con occhio rivolto al coinvolgimento e all’apprendimento dell’utente, in maniera attenta e misurata.
Di alcuni elementi interattivi, come le simulazioni, abbiamo già parlato in questo articolo.
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