La teoria del carico cognitivo spiega perché è importante veicolare le informazioni di un corso in modo che il discente possa effettivamente ritenerle e utilizzarle. Oggi ci siamo, dunque, ispirati a questo articolo, per cercare di capire meglio questa teoria.
Cos’è la teoria del carico cognitivo?
La sfida maggiore, nella progettazione e nell’erogazione dei corsi online, non è certamente il contenuto. Nell’elearning, il “come” è tanto, e forse anche più importante del “cosa”. La teoria del carico cognitivo spiega le modalità di apprendimento degli esseri umani e può, dunque, essere molto utile per la progettazione di un corso elearning. Essa si basa sull’idea che gli esseri umani possono ricevere solo una certa quantità di informazioni prima che queste inizino a perdere di significato. Per capire meglio, possiamo paragonare il cervello a una spugna, che si riempie finché non è in grado di trattenere più liquido. Quando le informazioni vengono veicolate in maniera non attenta, il carico cognitivo aumenta a tal punto che il discente non riesce più ad assorbirlo.
La teoria afferma anche che le persone (sia bambini che adulti) apprendono meglio quando si trovano in condizioni ottimali e quando ricevono compiti adatti a loro, al loro stile di apprendimento e alla loro capacità di mettere in pratica le informazioni.
Come funziona la teoria del carico cognitivo?
I professionisti dell’apprendimento e della formazione dovrebbero concentrarsi su come il materiale didattico fornito viene incamerato dal discente. In particolare, dovrebbero comprendere bene il procedimento che permette alle informazioni di passare dalla memoria a breve termine a quella permanente. Questa trasformazione è causata da processi lenti e laboriosi.
Per questo motivo, la necessità di integrare un eccesso di informazioni crea nel discente frustrazione e scoraggiamento. Ciò ha ovviamente una ricaduta sulle prestazioni di un dipendente e sul suo desiderio di continuare ad apprendere e migliorarsi. È necessario, quindi, bilanciare il carico cognitivo dei discenti, curando bene la progettazione della tua formazione.
Tipologie di carico cognitivo
Fattori che aumentano il carico cognitivo sono presenti in ogni aspetto della nostra vita. In generale, possiamo distinguere tre tipi principali di carico cognitivo:
Intrinseco
In questo caso il carico cognitivo è determinato dalla naturale complessità dell’informazione che deve essere processata. Ciò si verifica quando l’informazione e le attività ad essa connesse sono complesse e hanno più passaggi. Pensiamo, ad esempio, alle procedure per assemblare un mobile o effettuare un intervento chirurgico. Se considerati in una sola volta, tanti passaggi creano un sovraccarico cognitivo, soprattutto in attività già di per sé complesse.
Estraneo
In questo caso, il carico cognitivo aumenta a causa di fattori esterni. Potrebbe derivare, ad esempio, da una carente progettazione nel modo di presentare l’informazione, dall’ambiente in cui vengono fornite le istruzioni o da altri fattori non direttamente correlati all’attività (come bambini che urlano in sottofondo, cantieri rumorosi, notifiche continue dal cellulare ecc.). Come sappiamo, anche se il compito è semplice, le distrazioni provenienti dall’esterno possono rendere difficile l’apprendimento.
Pertinente
Il carico cognitivo pertinente è l’effettivo carico determinato dallo sforzo di apprendimento. Questo tipo è determinato dall’attività di elaborazione di nuove informazioni attraverso la costruzione di schemi mentali. La progettazione didattica di un corso elearning dovrebbe mirare precisamente a questa tipologia.
Come gestire il carico cognitivo nell’elearning?
La riduzione del carico cognitivo per i discenti dovrebbe concentrarsi sulla riduzione al minimo del carico estraneo, sulla gestione del carico intrinseco e sulla capitalizzazione del carico pertinente. Ecco alcuni suggerimenti:
1. Spiega in modo chiaro gli obiettivi della formazione
Comunicare in modo chiaro ai discenti gli scopi della formazione può essere di grande vantaggio, perché li incoraggia a investire tempo e impegno nell’apprendimento.
2. Riduci al minimo le distrazioni
Ciò significa, ad esempio:
- Dare ai dipendenti, durante la giornata, il tempo e lo spazio per apprendere
- Pianificare la formazione in modo ponderato
- Evitare di dedicare alla formazione momenti già stressanti
- Permettere ai dipendenti di accedere alla formazione quando vogliono e possono
3. Mantieni le informazioni concise e semplici
Quando progetti la tua formazione, assicurati sempre di evitare le informazioni irrilevanti. In un corso di formazione sulla sicurezza, ad esempio, non c’è bisogno di includere una lunga premessa sulla storia dell’azienda. Fai in modo che le informazioni che vengono veicolate nel corso siano focalizzate sul tema principale.
Inoltre, evita grafici e schemi complicati a meno che non siano assolutamente necessari. Nella progettazione grafica del corso, non riempire le slide all’inverosimile e ricordati l’importanza di margini e spazi bianchi. Riduci anche al minimo gli stimoli visivi e audio a meno che non siano fondamentali.
Puoi anche pensare di semplificare ulteriormente le informazioni utilizzando acronimi e dispositivi mnemonici.
4. Presta attenzione al flusso di informazioni
Chiediti sempre se, nel tuo corso, le informazioni sono organizzate in modo sensato, anche dal punto di vista grafico. Per esempio: se chiedi ai partecipanti di seguire sullo schermo, hai organizzato il testo dall’alto verso il basso o da sinistra a destra? Questi piccoli accorgimenti possono ridurre notevolmente il carico cognitivo estraneo e i livelli di frustrazione dei discenti.
5. Suddividi le attività in passaggi semplici
Soprattutto quando le informazioni veicolate hanno un carico intrinseco pesante, sarebbe ideale suddividerle in passaggi semplici e logici, inserendo diversi esercizi di pratica tra l’uno e l’altro.
6. Presenta le informazioni utilizzando diversi stili di apprendimento
Alcune persone imparano meglio con tabelle e grafici, altre preferiscono leggere le informazioni contenute in un testo discorsivo, mentre altre ancora prediligono il formato audio. Offrire una varietà di stili di presentazione ti aiuta a raggiungere più persone.
7. Utilizza domande incentrate sulla costruzione della memoria a lungo termine
Progetta i tuoi corsi elearning in modo che ci sia un momento specifico in cui i partecipanti possano rispondere a domande che rafforzano le informazioni che hanno incamerato e li stimolino a comprendere come utilizzarle nel contesto a loro già noto. La domanda di partenza può essere: “In che modo queste informazioni si applicano a ciò che già sai?”
Anche in questo caso, è importante mantenersi concisi e focalizzati sull’argomento principale. Mantieniti pertinente ed evita domande, attività o funzionalità interattive che non hanno nulla a che fare con i punti chiave della tua formazione. Evita come la peste virtuosismi, fronzoli e vezzi grafici che non abbiano un chiaro scopo didattico.
8. Non aspettarti che i partecipanti ascoltino ed eseguano allo stesso tempo
Soprattutto nel caso della formazione sincrona, non chiedere ai discenti di completare delle attività mentre stai ancora esponendo un concetto. Dal punto di vista cognitivo, ciò si traduce facilmente in sovraccarico e frustrazione.
Conclusione
Comprendere la teoria del carico cognitivo è cruciale per la progettazione didattica di una formazione aziendale online di alta qualità. Considera ciò di cui i dipendenti hanno bisogno, quando ne hanno bisogno e come saranno in grado di assorbire al meglio le nuove informazioni.
Sul tema del sovraccarico dovuto al visual design, abbiamo già parlato qui.
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