I termini “webinar” e “aula virtuale” descrivono due tipologie diverse di formazione sincrona. Oggi ci siamo ispirati a questo articolo per capire quali siano le differenze fondamentali, soprattutto per quanto riguarda il numero di partecipanti, gli argomenti che si possono trattare e le modalità in cui si possono svolgere le sessioni.
L’apprendimento online sincrono copre realtà diverse come webinar, aule virtuali, riunioni online e altro ancora. Oggi analizzeremo, in particolare, le differenze tra le prime due categorie.
Che cos’è un webinar?
La parola webinar deriva da “web seminar”, cioè seminario web. Ciò significa che conferenze, riunioni o moduli formativi erogati utilizzando Internet possono essere webinar. L’idea che sta alla base del webinar è, naturalmente, fare in modo che persone geograficamente lontane l’una dall’altra possano riunirsi in un luogo online per apprendere o scambiarsi informazioni. In genere, per i webinar si utilizzano software online che consentono la condivisione di diapositive e webcam, e che comprendono opzioni interattive, come sondaggi, sezioni di domande e risposte e spesso una chat. I webinar sono, di fatto, conferenze online e vengono utilizzati in maniera molto efficace da aziende e organizzazioni, soprattutto quelle più grandi, per scopi di marketing o formazione.
Che cos’è un’aula virtuale?
Un’aula virtuale è un luogo online in cui le persone si incontrano per imparare. La piattaforma utilizzata consente a persone in luoghi diversi di interagire tra loro e con l’insegnante, nonché di impegnarsi in attività di apprendimento. La terminologia “aula virtuale” suggerisce una simulazione di un ambiente di classe, che permette l’interazione tra i partecipanti e la visione del materiale didattico. Proprio come un webinar, questa soluzione può includere l’uso di slide, chat di testo, webcam, lavagne, piccoli gruppi di lavoro e altro ancora.
Aula virtuale VS Realtà virtuale
Sebbene per molti specificarlo sia superfluo, è bene comunque, a scanso di equivoci, sottolineare che l’aula virtuale è una cosa diversa dalla realtà virtuale. Mentre la seconda corrisponde a un’esperienza vissuta in un mondo 3D generato dal computer, l’aula virtuale è un sito web, una piattaforma o un’app online in cui è possibile visualizzare documenti, entrare in gruppi di lavoro, utilizzare lavagne ecc. Anche se è possibile registrare le sessioni, l’aula virtuale è in primis un’esperienza sincrona, fatta dal vivo, in tempo reale.
Un’aula virtuale è anche diversa da un ambiente di apprendimento virtuale. Un VLE (Virtual Learning Environment) di solito include il sito Web, la piattaforma o l’app per materiali di riferimento, test o valutazioni, compiti da svolgere a casa e inviare al facilitatore, forum di discussione e altro ancora. Confrontato con l’aula virtuale, molto più focalizzata sulla sessione in atto in un dato momento, abbraccia un’esperienza di apprendimento più ampia.
Le differenze più significative
1. Numero di partecipanti
La dimensione del pubblico è un elemento chiave nella differenziazione tra un webinar e un’aula virtuale: quello di un webinar è grande, quello di un’aula virtuale è piccolo. Ma cosa intendiamo per grande e piccolo?
Con i webinar l’unico limite massimo al numero di partecipanti è quello relativo alla licenza e alla piattaforma possedute; potenzialmente, quindi, il numero può corrispondere a migliaia di migliaia. Nelle aule virtuali ci sono molte meno persone, di solito da 10 a 25, ma, a seconda della situazione, possono essere anche meno. Gestire aule virtuali con più di 15 persone può diventare difficile perché il numero limita la possibilità di discussione e di interazione, soprattutto tra partecipante e istruttore.
2. Metodologia e design
Lo scarto nel numero di partecipanti tra webinar e aula virtuale è dovuto a una sostanziale differenza nel modo di concepire e organizzare la formazione e l’apprendimento. L’aula virtuale non nasce solo per fornire contenuti, ma per permettere una profonda esperienza di apprendimento collaborativo. In altre parole, la partecipazione del discente, ciò che fa o dice, è di fondamentale importanza.
Un approccio simile può essere adottato anche in un webinar, ma dinanzi a un grande numero di partecipanti, è certamente arduo avere interazioni significative con ciascuno di loro. Anche l’utilizzo di chat e lavagne può essere difficile. Con i webinar, possiamo usare forme di interazione e scambio che non creino confusione e che, allo stesso tempo, non lascino indietro nessuno, per esempio il sondaggio.
3. Durata
Solitamente, le sessioni in webinar sono più lunghe e tendono a durare diverse ore, mentre le lezioni in aula virtuale non superano, in media, l’ora, anche perché sono più frequenti e a cadenza regolare. Tuttavia, non è sempre così. La durata delle sessioni deve essere naturalmente adatta a tipologia e numero di partecipanti e alle esigenze formative.
Conclusione
Come emerge dalle nostre riflessioni, il webinar è più adatto a una tipologia di formazione immersiva ma più sporadica rispetto a quella fornita nell’aula virtuale, che è invece tesa a costruire conoscenze e competenze in maniera accurata e cadenzata su un periodo di tempo più lungo.
Se desideri approfondire questo argomento, leggi questo articolo.
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