In un mondo sempre più connesso, i contenuti della formazione aziendale non devono essere solo tradotti, ma ‘localizzati’.

È un dato di fatto: le aziende operano ormai sempre più in contesti internazionali e multiculturali. La formazione aziendale deve quindi adattarsi a questa realtà, non solo traducendo i contenuti, ma localizzandoli: ovvero, personalizzandoli in base al pubblico di destinazione.
La localizzazione è ciò che permette a un corso di onboarding, sicurezza o sviluppo delle competenze di essere davvero efficace e coinvolgente per chi lo fruisce, ovunque si trovi.

Che cos’è la localizzazione nell’elearning?

Come dicevamo, localizzare è più che tradurre; tradurre significa convertire un testo da una lingua a un’altra; localizzare significa adattare un contenuto a un pubblico specifico, tenendo conto di lingua, cultura, contesto e riferimenti locali.

Nel caso della formazione online, questo significa rivedere non solo i testi, ma anche esempi, immagini, riferimenti culturali, modalità comunicative e persino l’interfaccia grafica, per assicurarsi che tutto risulti familiare e naturale al discente.
Un corso pensato per il pubblico italiano, ad esempio, potrebbe contenere riferimenti normativi, usanze lavorative o modelli di comunicazione che non funzionerebbero se presentati a un team in India, in Brasile o in Senegal.

Perché è importante?

Una buona localizzazione rende la formazione più comprensibile, più efficace e più coinvolgente.
Non si tratta solo di migliorare l’esperienza utente: adattare i contenuti formativi al contesto locale può fare la differenza tra un corso che viene completato e uno che viene abbandonato.

Dal punto di vista aziendale, questo si traduce in:

  • maggiore efficacia dei percorsi di formazione, anche in sedi internazionali o team distribuiti;
  • coerenza dei messaggi aziendali, senza rischi di fraintendimenti culturali;
  • valorizzazione della diversità e inclusione delle diverse culture aziendali.

Inoltre, in settori regolamentati o soggetti a normative locali (come salute e sicurezza, GDPR o compliance), una localizzazione accurata è spesso un requisito imprescindibile, non solo una buona pratica.

Elementi chiave da localizzare

In un corso elearning è molto importante individuare in maniera specifica gli elementi chiave da localizzare. I contenuti formativi, infatti, sono spesso un mix di elementi testuali, visivi, audio e interattivi, tutti da considerare nel processo di adattamento. Alcuni strumenti di authoring presentano già la possibilità di tradurre i contenuti in più lingue in maniera immediata. Tuttavia, per quanto queste traduzioni siano pressoché perfette dal punto di vista linguistico, non è detto che siano sempre localizzate al meglio. Ecco, quindi, gli aspetti principali da localizzare:

  • Testi scritti: non solo i contenuti delle lezioni, ma anche le istruzioni, i quiz, le etichette dei pulsanti, i messaggi di feedback.
  • Voce narrante e sottotitoli: un voice-over professionale nella lingua madre degli utenti migliora l’esperienza formativa. I sottotitoli devono essere sincronizzati e culturalmente coerenti.
  • Immagini e grafica: elementi visivi che funzionano in un contesto potrebbero risultare inappropriati o incomprensibili in un altro. Anche il design dell’interfaccia (colori, simboli, layout) può richiedere aggiustamenti.
  • Esempi, metafore, casi studio: tutto ciò che fa riferimento a contesti locali deve essere adattato affinché risulti familiare e rilevante per il pubblico target.
  • Stile comunicativo e tono di voce: in alcuni contesti aziendali è preferibile uno stile formale e diretto; in altri, si privilegia una comunicazione più empatica o informale.

Una localizzazione ben fatta è invisibile: l’utente non percepisce di trovarsi davanti a un contenuto adattato, perché tutto appare naturale e pensato appositamente per lui.

Sfide e soluzioni

La localizzazione presenta diverse sfide, soprattutto quando si lavora su larga scala o con corsi complessi. Le più comuni riguardano:

  • La gestione delle versioni: mantenere coerenza tra più lingue e aggiornare i contenuti in modo sincronizzato può diventare complesso senza un flusso di lavoro strutturato.
  • La qualità delle traduzioni: affidarsi a strumenti automatici o a traduttori non specializzati può compromettere la chiarezza e l’efficacia dei messaggi formativi.
  • Le competenze culturali: conoscere la lingua non basta; serve una comprensione profonda del contesto culturale per evitare fraintendimenti o errori di tono.

Per affrontare queste sfide, le aziende possono:

  • collaborare con linguisti esperti in e-learning o con team locali;
  • creare glossari condivisi e guide di stile, per garantire coerenza terminologica e comunicativa.

Caso pratico: localizzare un corso di onboarding per una forza lavoro internazionale

Prendiamo il caso di una multinazionale del settore manifatturiero che debba adattare il proprio corso di onboarding per i nuovi assunti in diverse sedi estere: Brasile, Polonia e Marocco.

Il corso originale è stato sviluppato in italiano, con riferimenti normativi locali, esempi legati al contesto culturale e una narrazione piuttosto informale. Localizzarlo richiede, dunque, un lavoro su più livelli:

  • Traduzione professionale dei contenuti, con attenzione al tono di voce appropriato per ciascun paese;
  • Adattamento degli esempi ( per es. sostituendo riferimenti alla pausa caffè con momenti di socializzazione più riconoscibili per i diversi contesti);
  • Revisione delle immagini, per rappresentare ambienti e persone più vicine alla realtà locale;
  • Voice-over registrato da speaker madrelingua, per mantenere naturalezza e coinvolgimento.

Il risultato? Un onboarding percepito come più autentico e vicino alla realtà dei partecipanti, con un probabile aumento del tasso di completamento del corso e una riduzione delle richieste di chiarimento da parte dei nuovi assunti.

Conclusione

La localizzazione nella formazione online è molto più di una traduzione ben fatta: è un investimento strategico per le aziende che vogliono offrire esperienze formative inclusive, efficaci e coerenti con i valori del proprio brand.
In un mondo dove le competenze viaggiano oltre i confini, formare significa anche saper ascoltare e parlare la lingua – culturale e professionale – di chi apprende.

Se stai pianificando di espandere i tuoi programmi formativi a livello internazionale, la localizzazione dovrebbe far parte della strategia sin dall’inizio. I benefici, in termini di apprendimento e impatto, parleranno da soli.