In questi giorni sto giocando con le funzioni di Adobe Acrobat che consentono di aggiungere elementi audio e video ai file pdf. In fondo il formato pdf è forse quello più diffuso e meno problematico per la distribuzione di documenti: si parte da file office e molte aziende già utilizzano Acrobat per la produzione della propria documentazione. E allora, perchè cercare lontano quando la soluzione può essere semplice, economica e a portata di mano (tanto che magari ce l’abbiamo già in casa)?
Se è vero che con la diffusione dell’ADSL e l’invenzione di youtube il video online è arrivato alla portata di tutti, senza bisogno di grossi investimenti tecnologici, è anche vero che le soluzioni sia tecniche che metodologiche per utilizzarlo in ambito formativo sono ancora un mondo in divenire, soprattutto se si parla di video nati per una platea e non prodotti appositamente: c’è ancora tanto da scoprire e tanto da provare.
Oggi ad esempio ho visto un paio di modi interessanti di “giocare” con i video, che credo possano avere implicazioni interessanti in elearning.
Il primo è quello utilizzato qua: http://www.ted.com/index.php/talks/view/id/230
Passando con il mouse sul video, sopra alla barra di scorrimento, mostra una suddivisione in diversi “segmenti” titolati. Credo che sia inutile evidenziare quanto questa soluzione possa essere pratica nel caso di video formativi abbastanza lunghi, nel permettere a chi guarda per la prima volta di farsi un’idea degli argomenti e della struttura della presentazione, e a chi invece riguarda il video di andare direttamente all’argomento di interesse senza dover avanzare a caso con lo slider. Lo trovo interessante nel caso di conferenze o presentazioni come quella dell’esempio, ma anche nel caso di dimostrazioni tecniche di una procedura.
Un’altra soluzione interessante che mi ha segnalato Massimiliano proprio questa mattina può essere quella di http://zentation.com/, un servizio che permette di sincronizzare delle presentazioni powerpoint con video pubblicati su Google Video, e di pubblicare tutto gratuitamente online (qualcosa tipo slideshare, insomma). Da quanto si legge sul sito lo staff sta lavorando per l’integrazione con Youtube, che al momento non è supportato per un differente modo di gestire il buffering video.
Scrive Fabio in questo Post che si può usare la metafora della Matrioska come esempio di ciò che si può fare integrando strumenti diversi:
….Ovvero, utilizzando ottimi strumenti come Adobe Captivate o Articulate Engage o Articulate Presenter, potrei integrare tutto in una unica interfaccia? La risposta è si!…
La metafora è azzeccata e l’esempio calzante: in realtà, si possono integrare in Presenter un sacco di altre cose (come detto sia da Fabio che da noi in altri post).
Interazioni eXe, quiz creati con HotPot, pagine web statiche o dinamiche…
Nei prossimi post, mostreremo qualche esempio in tal senso.
Ricordate la recensione che avevo fatto per exe? Fabio di Ideosfera ha realizzato anche delle video guide molto utili e la ha pubblicate su Youtube.
Parte prima:
Parte seconda:
Grazie a Fabio Ballor per il suo post, a breve pubblicheremo degli esempi nostri di oggetti realizzati con eXe.
Hot Potatoes è uno strumento per creare esercizi a risposta chiusa. Prevede 6 tipologie: domande a scelta multipla, indovinelli, abbinamenti, parole crociate, concordanze e domande di completamento.
Si tratta di uno strumento freeware per usi non commerciali: è usatissimo nelle scuole, nelle università e in generale in ambito accademico. Può generare delle esercitazioni da mettere su pagine web “normali” (e consente anche di inviare in automatico i risultati delle esercitazioni a un indirizzo e-mail) ma consente anche l’export in versione IMS o Scorm 2004 per essere integrato all’interno di piattaforme di e-learning.
Alcune di queste funzionalità sono già presenti all’interno delle piattaforme: ad esempio, in Docebo e in Moodle questi tipi di esercizi possono essere creati quasi tutti con i tool già integrati. Perché e quando allora usare Hot Pot? A nostro parere, quando le esercitazioni da creare richiedono un po’ più di personalizzazione o complicazione rispetto al solito. Da non trascurare poi che lo strumento è installato sul proprio PC: gli esercizi possono dunque essere creati offline e caricati in piattaforma successivamente, oltre che creati una volta e poi riciclabili su progetti diversi, clienti diversi e piattaforme diverse.
Il sito di Hot Pot è questo
Qui trovate dei tutorial in varie lingue, qui un tutorial in italiano e qui altri esempi di uso di Hot Pot. Infine, per completare l’opera, potete scaricare la Guida a HotPot
e la guida a Masher dal sito Cyberteacher di Paolo Cutini.
Una nuova funzionalità molto interessante in Docebo 3.5 è sicuramente quella di pre-assessment. La nuova versione di questa ottima piattaforma LMS consente infatti di creare strumenti per la valutazione o la formazione preliminare, con iscrizione automatica degli utenti a determinati corsi in base al risultato ottenuto.
Questi strumenti, che di fatto sono corsi privi delle funzionalità di apprendimento collaborativo, consentono di preparare batterie di test e oggetti didattici, e di impostare delle regole in base ai punteggi ottenuti e al completamento dei LO che iscrivono automaticamente l’utente ai corsi necessari.
La funzione è raggiungibile dal menu “elearning -> elearning” nell’amministrazione della piattaforma, e permette di creare gli oggetti pre-assessment:

Le icone sulla destra permettono di configurarne le impostazioni e iscrivere al pre-assessment utenti e docenti. A differenza dell’iscrizione ai corsi, in questo caso ci sono due funzioni separate per l’iscrizione degli studenti e dei docenti: non sono previsti quindi i livelli intermedi come tutor e mentore, ma d’altra parte l’unico (mi pare) caso in cui questi livelli potrebbero essere utili è quello in cui creatore e correttore del test siano persone diverse.
Trovo solo poco azzeccata la scelta delle icone, perchè le stesse (
e
) in altre aree della piattaforma indicano azioni completamente diverse come la possibilità di impostare permessi, livelli di accesso o campi supplementari, ma mai la selezione di utenti da iscrivere. Si tratta di piccole accortezze nelle scelte di interfaccia che nel complesso possono migliorare o peggiorare anche di molto l’esperienza d’uso di un sistema così articolato come una piattaforma elearning.
Cliccando sulla prima icona invece (
) è possibile automatizzare l’esito del pre-assessment stabilendo dei set di regole che, in base al punteggio totale ottenuto, iscrivono automaticamente lo studente a uno o più corsi.

La funzione permette di stabilire il comportamento in base a due soglie di punteggio (es. una soglia minima e una intermedia), e a 4 criteri che posizionano lo studente rispetto a queste due soglie:
- Nessuna regola viene applicata
- Il punteggio è superiore di primo punteggio
- Il punteggio è inferiore a primo punteggio
- il punteggio è tra il primo e il secondo punteggio
Nell’ipotesi di un corso di Inglese, ad esempio, potremmo decidere che gli utenti che non raggiungono la soglia minima (inferiore al primo punteggio) vengano iscrittui al corso di livello “beginner”, quelli con un punteggio compreso tra le due soglie al corso “intermediate”, mentre tutti gli altri per i quali queste regole non sono applicabili avranno logicamente punteggi più alti della seconda soglia e potranno quindi essere iscritti al corso “advanced”.
Insomma, direi nel complesso una novità molto completa e intelligente, che credo darà soddisfazione a molti.
A volte la creazione di oggetti didattici online richiede doti di creatività e improvvisazione piuttosto che non elaborate competenze teoriche e tecnologiche. Quando si tratta di fare formazione in azienda su contenuti molto specifici, quali possono essere delle nuove procedure amministrative o una particolare funzione del gestionale interno, ci si deve confrontare spesso con tempi e scadenze (e budget!) che precludono la possibilità di elaborare prodotti multimediali organici particolarmente avanzati. Magari sarebbe utile coinvolgere un nutrito staff di metodologi e creativi per studiare metafore comunicative, storyboard ricchi ed efficaci, e realizzare tutto con l’aiuto di una squadra di programmatori e sviluppatori flash. Purtroppo il cliente ci ha dato solo un mese di tempo, un manuale e un powerpoint di 200 slides di testo. E allora chessifà?
Difficilmente gli strumenti di “produzione rapida” come eXe, Articulate Presenter, Captivate, Camstudio o hotpotatoes riescono singolarmente a rispondere alle tutte le esigenze di un corso. Qui interviene l’ingegno, e recentemente ci è capitato di doverlo usare davvero tutto. Il caso era proprio quello di dover formare personale amministrativo su una nuova procedura contabile che comportava variazioni sia sul fronte della comunicazione tra gli uffici che nell’utilizzo del gestionale.
Avevamo bisogno di:
– Illustrare i contenuti teorici
– Mostrare le nuove operazioni sul software gestionale
– Motivare l’attenzione sui contenuti
E di far tutto con una soluzione organica da erogare in autoapprendimento.
Come lo realizziamo un modulo del genere?
I filmati li abbiamo registrati con camstudio e poi portati in captivate per aggiungere “fumetti” esplicativi delle azioni visualizzate.
Con eXe abbiamo creato piccoli test intermedi con feedback immediato, che ancorassero gli utenti ai contenuti.
Articulate Presenter, che non non ha funzionalità di screen recording e nella versione standard ha funzioni di test molto limitate, ci è servito per pubblicare i contenuti forniti in powerpoint (ruolo per cui di fatto è nato), ma soprattutto per strutturare i singoli moduli formativi e integrare gli altri strumenti. Abbiamo infatti sfruttato le funzioni di import di Presenter per inserire i filmati creati con camstudio/captivate, e i test creati con eXe, come fossero slide di powerpoint, ottenendo così moduli organici di facile fruizione e tracciabilità.
Tutto questo, dalla raccolta dei materiali, alla progettazione, alla realizzazione, si è svolto in meno di un mese. Niente male eh?
Questa esperienza ha diverse morali: innanzitutto, in questo lavoro conoscere tutti gli strumenti a disposizione è fondamentale. In secondo luogo, gli strumenti di per sè non servono a niente (buffo eh?). Tirando le somme, credo che le chiavi che ci hanno permesso di risolvere la situazione siano state tre:
- Conoscere il cliente
- Conoscere gli strumenti
- Saper inventare
Tre chiavi in cui la tecnologia resta solo un dettaglio, rivelando come il “fattore umano” sia sempre inevitabilmente risolutivo: creatività e conoscenza sono ancora i migliori strumenti di lavoro!
Un paio di settimane fa avevo scritto qualcosa sulle novità sul fronte LMS dell’ultima release di Docebo, ora passiamo alle novità nel Core amministrativo della piattaforma. Qui sono davvero molte: molte novità consistenti, e una valanga di piccole migliorie che si scoprono con piacere nell’utilizzo.
Per ora mi limiterò ad una breve panoramica sugli aspetti principali, nelle prossime settimane cercherò di approfondire meglio specifiche funzionalità.
Con questa nuova versione docebo fa uno shift importante verso una gestione integrata della formazione d’aula e online, e punta a diventare uno strumento di gestione globale dei processi formativi e non solo della formazione online.
Il nuovo approccio si nota già nella creazione dei corsi, che ora si definiscono anche in base a diverse tipologie di erogazione (Elearning, Blended o Aula), ma ancora di più nelle nuove funzioni per la gestione delle aule fisiche (elenchi di sedi e di aule, calendari di occupazione), che seppur dichiarate ancora in “beta” danno già un’idea chiara di cosa ci riserva il futuro di Docebo. La gestione dei corsi presenta anche altre novità, la più interessante tra tutte mi è sembrata l’introduzione dei “Corsi a edizioni“: con questa modalità è possibile avere gruppi di utenti e statistiche differenziate per un unico corso, ad esempio per riedizioni annuali. E’ un esigenza concreta che abbiamo riscontrato realmente anche su clienti aziendali, ma che può toccare sicuramente scuole ed enti di formazione. Un’ottima innovazione insomma!
Attesa e molto interessante la nuova funzione “Certificati“, ovviamente integrata ai corsi, che consente di creare modelli di certificato da assegnare al completamento o al superamento dei corsi. I certificati possono essere personalizzati con molti dati che vengono aggiunti dinamicamente, quali nome del corso, dati dello studente, date, eccetera. Gli studenti si troveranno un link nella propria area personale in front end da cui stampare o scaricare in pdf il certificato.
Ancora in “beta” anche un’area “ecommerce” che mette in grado i gestori della piattaforma di vendere i corsi e gestire le transazioni: ammetto di non averci ancora messo il naso, ma sono certo che interesserà molti!
L’elenco potrebbe continuare a lungo: una gestione degli utenti per “Aziende” di appartenenza, una funzione “I/O Task” che promette di semplicare l’integrazione della piattaforma LMS con altri sistemi usati in azieda, il potenziamento delle funzioni di import degli utenti, un nuovo sistema di reportistica molto flessibile… e non avremmo ancora parlato delle funzionalità di CMS!
Devo ammettere che questo nuovo taglio più “social” in front-end, e più orientato all’integrazione dei processi sul lato amministrativo, mi piace parecchio. Certo ci sarà ancora del lavoro da fare, ma so che in Docebo hanno già le idee molto chiare su quella che sarà la versione 4 della piattaforma!
Segnaliamo questo articolo del blog “rapid e-learning” che recensisce la nuova versione di eXe.

