“E-learning? Ah, ho capito, sono quelle presentazioni online dove si clicca ‘avanti, avanti’, c’è una voce narrante e alla fine il quiz. Quella roba lì, no?”Questa è la prospettiva con la quale la maggior parte delle persone percepisce l’e-learning. Così, quando progetta un corso, è intrappolata in questo punto di vista. O quando – da cliente – lo commissiona.
Intendiamoci, ci sono casi in cui un corso lineare è più che appropriato. Ma se proviamo ad allargare gli orizzonti, guardando ad esempio ad altri settori (le riviste online, le applicazioni Iphone o Ipad, la sempre più emergente moda delle inphographics …) scopriamo che ci sono molti modi diversi di rappresentare le informazioni, modi che danno all’utente molta più libertà di esplorare e probabilmente accendono la lampadina dell’apprendimento.
Tom Kuhlmann, nel blog di Articulate, ne scrive qui: Help Your Client See E-Learning from a Different Perspective
Altri suggerimenti utili sono:
- chiarire gli obiettivi del corso, e allinearli a degli obiettivi di performance
- identificare il giusto tipo di corso per raggiungere l’obiettivo:
- corsi basati solo sull’informazione possono essere accompagnati da attività che stanno fuori dal corso
- corsi basati sulla performance possono essere migliorati con attività svolte dentro al corso
Insomma, come si dice, think outside the box!
1 Pingback