Oggi ci siamo ispirati a questo articolo per identificare i problemi più comuni della formazione aziendale da remoto e per capire come fornire ai nostri dipendenti corsi elearning efficaci e coinvolgenti.

Quali sono le sfide della formazione aziendale online?

Negli ultimi anni aziende e organizzazioni si sono progressivamente spostate verso la formazione digitale, tendenza accelerata nell’ultimo anno e mezzo dall’avvento del Covid19. Per garantire il successo dei programmi di formazione dei dipendenti e promuovere l’eccellenza, sia didattica che organizzativa, è fondamentale avere strategie innovative ed efficaci di progettazione didattica. Abbiamo, dunque, identificato alcuni dei problemi principali legati all’utilizzo dell’elearning nella formazione aziendale, cercando di trovare possibili soluzioni:

Sfida 1: Contenuti noiosi

Nella formazione aziendale, soprattutto quando si tratta di corsi di compliance normativa o di argomenti molto tecnici (procedure, processi di produzione, funzionamento di macchinari industriali), mantenere l’attenzione del discente può essere spesso una vera e propria sfida. Tali corsi, poi, non danno quasi mai all’utente la possibilità di scegliere gli argomenti di formazione; si tratta , infatti, di argomenti che vanno seguiti ed appresi in maniera completa e strettamente sequenziale, perché dal loro apprendimento dipendono la sicurezza e il benessere dell’azienda.

Possibile soluzione:

Come abbiamo visto nell’ultimo articolo, introdurre elementi multimediali e, soprattutto, elementi interattivi, può contribuire ad aumentare l’attrattiva dei contenuti: scenari, simulazioni, gamification, se introdotti con uno scopo preciso e nella giusta quantità e misura, possono essere ottimi modi per catturare l’attenzione del discente e rendere più piacevole la formazione.

Sfida 2: Scarsa motivazione

Anche il corso più attraente dal punto di vista del design e pieno di elementi interattivi sarà inefficace se il discente non è sufficientemente motivato. Rendere obbligatoria la formazione può essere una soluzione ma l’apprendimento migliora notevolmente quando gli studenti sono coinvolti e impegnati.

Possibile soluzione:

Comprendere i fattori che contribuiscono alla motivazione dei dipendenti può essere utile. Alcune teorie motivazionali ci vengono in soccorso, suggerendoci soluzioni plausibili:

  • Teoria dei bisogni di McClelland: questa teoria insegna che, come essere umani, siamo guidati da una delle seguenti tre esigenze: la necessità di raggiungere e realizzare; il bisogno di affiliazione, appartenenza e accettazione sociale; e il bisogno di potere e la capacità di controllare le altre persone. Se riesci a individuare quale esigenza si adatti meglio ai tuoi discenti, potrai adattare la tua formazione di conseguenza.
  • Teoria dell’Aspettativa di Vroom: in questo caso la motivazione di una persona deriva dalla convinzione che i suoi sforzi porteranno al successo e che daranno luogo a una ricompensa. Assicurati che la tua formazione sia sempre collegata a una qualche forma di “ricompensa”.
  • La gerarchia dei bisogni di Maslow: questa teoria insegna che la motivazione più forte è legata ai nostri bisogni più alti: il bisogno di appartenenza e amore, il bisogno di rispetto e riconoscimento e il bisogno di sviluppo personale. Creare in un corso un aggancio con questo tipo di esigenze è sempre utile.

Sfida 3: Contenuti irrilevanti

Il modo più semplice per perdere l’attenzione dei partecipanti è fornire loro informazioni di cui non hanno bisogno; nel tentativo di creare un prodotto completo, infatti, si ha spesso la tentazione di infarcire un corso con una marea di informazioni, allegando montagne di materiale sotto forma di guide, manuali, presentazioni, attività scritte e domande frequenti può sembrare il giusto approccio, ma può essere un errore. Less is more è una regola valida anche nell’elearning,

Possibili soluzioni:

Prima ancora di capire come presentare i contenuti, bisogna curare bene i contenuti stessi. Qui entra in gioco la figura dell’esperto di contenuti, il cui compito è quello di fornire all’instructional designer materiale didattico ben fatto. Curare i contenuti e decidere quali siano le nozioni che i discenti devono apprendere sono i primi passi verso un corso elearning di successo. Bisogna poi avere il coraggio di eliminare tutto il resto e progettare il corso in modo che vi sia un flusso logico da un argomento all’altro. Importantissimo, inoltre, è creare un’interfaccia utente che organizzi i materiali di formazione in modo intuitivo. Se i tuoi utenti hanno difficoltà ad accedere ai contenuti della formazione, è improbabile che lo cerchino quando ne hanno bisogno.

Last but not least… conosci il tuo pubblico

La creazione di soluzioni elearning efficaci richiede una strategia di progettazione didattica innovativa. Per implementarla, tuttavia, è importante conoscere bene il proprio pubblico (per esempio attraverso interviste e sondaggi). Ciò ti aiuterà a massimizzare l’impatto della tua formazione concentrandoti sui fattori di progettazione che puoi controllare e sui fattori umani che puoi influenzare.