Sai cos’è la Tassonomia di Bloom? Oggi abbiamo preso spunto da questo articolo per capire come scrivere quiz a scelta multipla in base alla rivisitazione dei principi che sono alla base di questa teoria.
Da quando esiste l’istruzione formale, i procedimenti di valutazione dell’apprendimento sono stati in continua evoluzione. Questo vale anche nell’elearning, in cui gli sviluppatori hanno il compito di trovare la modalità ideale per accertarsi che i discenti abbiano assorbito le informazioni fornite loro. Uno dei metodi più utilizzati ed efficaci sono i quiz a scelta multipla. Tuttavia, una delle domande più importanti che ci si pone nella creazione di un quiz è: qual è la tecnica migliore da utilizzare ? La tassonomia di Bloom potrebbe aiutarti a rispondere a questa importantissima domanda sull’elearning.
Che cos’è la tassonomia rivista di Bloom?
La tassonomia di Bloom rivista si basa sul modello degli obiettivi cognitivi sviluppato negli anni ’50 da Benjamin Bloom. Secondo Bloom, ci sono sei livelli di comportamento cognitivo che possono spiegare le capacità di pensiero e le abilità utilizzate in classe (e nella vita reale):
- Creare: incoraggiare un individuo a guardare le cose in modo diverso o a generare nuovi concetti o idee. Nel modello tassonomico originale di Bloom questo era noto come “sintesi” e richiede che il discente utilizzi capacità progettuali o organizzative.
- Valutare: richiede che i discenti scelgano una linea di azione in base a una ragione e che la perseguano utilizzando sperimentazione e ipotesi. In questo processo, al discente viene chiesto di riassumere le informazioni e di assumere un approccio critico.
- Analizzare: in questo processo, i discenti dovranno scomporre i dati forniti per comprendere appieno il contenuto, utilizzando abilità comparative e/o di decostruzione.
- Applicare: questa abilità richiede di utilizzare le informazioni già acquisite al fine di risolvere un problema che potrebbe essere di natura simile. Ciò comporta l’implementazione di conoscenze e abilità pregresse.
- Comprendere: al discente viene richiesto di spiegare la situazione o il processo per dimostrare di aver compreso tutti i contenuti. Questo si traduce in riassunti, parafrasi o descrizioni dettagliate.
- Ricordare: riguarda la capacità dell’utente di conservare e ricordare le informazioni e si traduce in sommari o elenchi.
Secondo tale modello, le prime due categorie non sono adatte ai quiz a scelta multipla, perché generalmente non consentono risposte predeterminate (e sono classificate come “pensiero divergente”). Le ultime quattro abilità cognitive consentono, invece, risposte più prevedibili e concrete (“pensiero convergente”) e sono, quindi, perfette per i test elearning progettati come scelta multipla. È anche possibile trasformare una domanda “divergente” in una domanda a scelta multipla di pensiero “convergente”, se ci si assicura che abbia una risposta concreta. Ad esempio, se si pone una domanda sul procedimento di produzione di un motore a turbina, si può chiedere al discente di descrivere il passaggio successivo, che hai volutamente tralasciato. Ciò costringe a valutare il processo per vedere quale passaggio manca, il che consente di determinare se la persona ha una solida conoscenza del riepilogo, delle regole e dei concetti principali del processo.
Consigli per quiz a scelta multipla basati sulla Tassonomia di Bloom
Uno dei principali vantaggi nel creare quiz in base a questo modello è quello di evitare domande inultimente difficili a favore di una maggiore efficacia nel valutare la conoscenza dell’argomento da parte del discente. Se creati in questo modo, inoltre, i quiz sono più facili da correggere e modificare. Ecco alcuni suggerimenti per elaborarli al meglio:
- Usa sempre risposte errate plausibili nelle domande: uno dei più grandi errori commessi da chi crea quiz per l’elearning è non rendere abbastanza convincenti le risposte errate. Bisogna, invece, renderle plausibili in modo da poter testare la capacità del discente di ricordare le informazioni e applicarle al problema. Questo è l’unico vero modo per valutare se uno studente comprende appieno il concetto.
- Integrare grafici nell’esame: includi diagrammi o grafici nel tuo test; ciò costringerà il partecipante al corso a usare le proprie capacità di analisi. Interpretando i dati, il discente dimostrerà di vere davvero assorbito le informazioni.
- Trasforma i verbi: se vuoi includere nel quiz una domanda di pensiero divergente, puoi generalmente farlo trasformando i verbi in sostantivi. Ad esempio, se stai cercando di testare la capacità del partecipante di descrivere un processo scientifico, chiedigli di scegliere la migliore descrizione.
- Crea esempi o storie per testare le capacità di comprensione: scrivi storie dettagliate o esempi che lo studente deve leggere prima di rispondere alle corrispondenti domande a scelta multipla. Questo non solo metterà alla prova la sua capacità di comprensione, ma anche quelle di analisi. Puoi anche fare in modo che il discente attinga alle sue capacità mnemoniche o alle conoscenze pregresse.
- Usa il pensiero multilivello: ciò include le domande che comprendono espressioni come: “il più appropriato”, “il più importante” ecc.. Tali domande servono a testare la comprensione che il discente ha di un argomento così come le sue capacità di giudizio.
Ricorda, infine, che molti test a scelta multipla devono e possono modificati nel tempo. Di tanto in tanto ricontrolla i quiz del tuo corso per assicurarti che siano ancora efficaci. Se necessario, rielabora le domande errate che appaiono troppo facili o troppo difficili e modifica le istruzioni se ti rendi conto che non sono state formulate in maniera chiara.
Se sei interessato all’argomento, di test di valutazione abbiamo già parlato in questo articolo.
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