Quando si prepara lo script di un corso elearning destinato allo speakeraggio, è fondamentale chiedersi da chi e come verrà ascoltato il corso stesso. Oggi abbiamo preso spunto da questo articolo per capire come migliorare gli script dei nostri corsi.
In un corso elearning che prevede lo speakeraggio, la voce e la narrazione sono molto importanti; una buona narrazione, infatti, può contribuire sensibilmente ad alzare il livello di apprendimento e di ritenzione delle informazioni. Alcune tattiche e alcuni accorgimenti sulla stesura dello script di un corso possono essere di grande supporto per aumentare l’impatto del corso stesso sul cliente.
Come migliorare gli script dei nostri corsi?
Ecco, dunque, alcuni suggerimenti su come creare script efficaci:
1. Definisci la propettiva dell’utente
Nell’approntare uno script, è importante porsi le seguenti domande:
- Chi è l’utente? Quali sono i suoi compiti? Qual è il suo ruolo nell’organizzazione? Qual è il suo livello di esperienza?
- Che approccio è prevedibile abbia verso il corso? È una persona aperta o chiusa? Il corso è obbligatorio o facoltativo? È fondamentale per il so progresso professionale?
- Quale tono potrà coinvolgerlo maggiormente e attrarre la sua attenzione? Tende ad ascoltare di più i colleghi o gli esperti?
- Il ritmo giusto con cui si dovrebbe parlare è di 125 parole al minuto. È adatto al tuo utente?
Adattare lo script ai toni e ai ritmi che sembrano essere più adatti ai partecipanti è fondamentale per un maggiore coinvolgimento.
2. Definisci il tono della narrazione: chi parla a chi?
Il tono di uno script può essere: forte e sicuro di sé; premuroso e colloquiale; spensierato e divertente; asciutto e professionale. Definire il tono generale di una narrazione non è, però, sufficiente. Devi specificare chi è il narratore e qual è il suo ruolo in relazione al partecipante al corso. Questi particolari definiranno un contesto tangibile per la narrazione. Ad esempio: si tratta di un collega che insegna un nuovo processo a persone più esperte di lui? O lo sta insegnando a un nuovo arrivato?
3. Definisci il livello di prossimità tra chi narra e chi ascolta
La maggior parte dei corsi non prende in considerazione la “posizione” della voce narrante rispetto al partecipante al corso. Infatti, la maggior parte dei corsi pone il narratore, figurativamente, “accanto” al partecipante. Cambiare questo modello può voler dire modificare l’impatto che il corso ha sul discente. Si possono, infatti, utilizzare più stili di narrazione; sussurrare, alzare la voce, modularla sono modi in cui si influenza ciò che viene chiamata “prossimità”, cioé la vicinanza del narratore al discente. Il narratore, ad esempio, può cambiare la prossimità per creare momenti toccanti o sottolineare l’importanza di un concetto. Naturalmente, per avere un maggiore impatto, alcuni accorgimenti vanno usati con parsimonia.
Il tono colloquiale
Anche quando non è possibile fare tutto ciò che è stato elencato, cerca di rendere piacevole la narrazione rendendola colloquiale e fluida nei modi seguenti:
- Utilizzando un linguaggio informale;
- Inserendo frasi colloquiali e di uso comune;
- Evitando frasi complicate o lunghe per favorire periodi brevi e poco complessi.
Se vuoi migliorare le narrazioni dei tuoi corsi, puoi leggere anche questo articolo.
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