Segnaliamo questo interessante post metodologico di Cathy Moore su come creare i vostri corsi e fare in modo che gli utenti stessi – durante la fruizione – passino da “non ne ho idea” a “ok, so che posso fare da solo”. http://blog.cathy-moore.com/2009/05/four-ways-to-move-your-learners-from-clueless-to-confident

La Moore – come sempre – ci raccomanda di far lavorare i nostri corsisti tramite la sperimentazione e la scoperta progressiva. Questi sono i punti metodologici principali evidenziati nel post:

1. Lasciate che gli utenti lo scoprano da soli

Spesso diciamo ai nostri corsisti tutto quello che devono sapere e poi verifichiamo il loro apprendimento.
“Ecco il modo corretto di presentare il nostro prodotto” E poi “ora rispondi a queste domande”. Potremmo invece mettere i nostri utenti in uno scenario realistico dove un venditore esperto ci da’ qualche consiglio e poi ci ritroviamo a una scrivania con un potenziale cliente. Uno scenario “ad albero” ci può permettere di provare vari approcci e se usiamo il feedback possiamo capire  se abbiamo fatto la scelta corretta e ricevere ulteriori consigli.

2. Lasciate che rischino di sbagliare.

Senza il rischio di sbagliare, il successo non significa molto. E i nostri errori sono insegnanti che ricordiamo sempre.
Uno scenario realistico lascia che gli utenti commettano errori. Ovviamente, non dobbiamo frustrarli o scoraggiarli rendendo la cosa così difficile che si sbaglia sempre o quasi.

Going from clueless to confident

3. Per aiutare, mostra – non spiegare

Sempre per restare nell’esempio di prima: se il nostro utente sceglie la risposta sbagliata, il feedback potrebbe essere un esperto che – in un flashback – mostra come ha evitato lo stesso errore.

4. Date agli utenti aiuti tratti dal mondo reale

Se gli aiuti (feedback, help, consigli ecc.) sono realistici, uguali a quelli che il nostro utente utilizza nel mondo reale, sicuramente il loro impatto sarà maggiore:  mettete a disposizione il vero manuale, la vera procedura, la vera busta paga, il vero file excel…..

Non servono per forza software sofisticati

Questi tipi di scenari possono essere prodotti con foto e con uno strumento di produzione rapida. Ovviamente serve più tempo per progettare questo tipo di materiale. Come possiamo convincere i clienti a darci il tempo che serve?