Nell’ambito dell’elearning il ruolo del tutor è estremamente importante oltre che peculiare. Purtroppo però, ancor oggi, si tende riduttivamente a considerarlo una figura alternativa al docente tradizionale o addirittura si pianificano percorsi formativi che non prevedono la sua presenza.
Ma chi è il tutor? Quali ruoli ricopre? Quali sono le sue competenze e gli obiettivi che si prefigge?
Chi è il Tutor
In un percorso formativo on line, il tutor deve essere in grado di considerare i discenti nella loro diversità, tenendo conto di quelle che sono le modalità di apprendimento, i tratti caratteriali, le potenzialità individuali e le emozioni che giocano un ruolo determinante nell’apprendimento stesso. Il tutor presenta quindi un ventaglio di interventi e proposte didattiche mirato a gestire le differenze individuali di colui che apprende, valuta l’efficacia delle soluzioni proposte per la fruizione dei contenuti in base ai feedback dei discenti. Inoltre il tutor ha il compito di controllare le attività utilizzando strumenti di monitoraggio e di comunicazione sincrona e asincrona, garantendo le risposte in un arco di tempo adeguato all’efficacia didattica, alle regole del patto formativo e della comunità virtuale. Caratteristica peculiare di ciascun tutor è quindi la flessibilità ovvero la capacità di saper adattare il proprio supporto alle diverse tipologie di discenti, assicurando una mirata varietà didattica.
I diversi ruoli del Tutor e relative competenze
Il Tutor durante l’intero percorso formativo può ricoprire uno o più ruoli. Nello specifico: l’esperto di contenuti, il facilitatore e il tutor di processo.
L’esperto di contenuti
Il ruolo del tutor in quanto esperto di contenuti, in sostanza non è molto diverso da quello del docente tradizionale: fa lezione a distanza sfruttando l’infrastruttura della rete come mezzo di erogazione e distribuzione di contenuti. Il tutor deve essere in grado di rispondere a quesiti relativi ai materiali didattici, fornire chiarimenti e suggerimenti per approfondimenti.
Il Tutor Esperto avrà quindi il compito di:
- Presentare i materiali didattici
- Fare riferimento alle risorse a disposizione
- Contribuire con la sua conoscenza e le sue esperienze, senza essere una presenza dominante
- Lavorare con gli strumenti online:
- Utilizzare la e-mail
- Favorire le discussioni di gruppo
- Organizzare e facilitare le discussioni sul forum
La competenza sui contenuti non è tuttavia sufficiente a definire il profilo del tutor-Istruttore. Nel complesso i fattori che determinano la qualità dell’azione di un tutor esperto di contenuti appaiono molteplici:
- capacità di affrontare a fondo i contenuti oggetto del corso, ma anche capacità di presentarli, utilizzando tecniche di distribuzione e comunicazione sincrone e asincrone
- capacità di procedere a eventuali dimostrazioni o di elaborare rapidamente materiali integrativi a supporto di aspetti specifici dei contenuti affrontati dal corso
- capacità di fornire eventuali approfondimenti sugli argomenti trattati nel corso.
Il facilitatore
Il tutor ha il compito di individuare le metodologie appropriate finalizzate all’ottimizzazione dell’intervento formativo, tenendo sempre conto che il centro intorno al quale si sviluppa ogni percorso è il discente.
In quanto “facilitatore”, il tutor dovrebbe possedere le seguenti competenze:
- Capacità nell’identificazione dei vantaggi e svantaggi dei diversi modelli di supporto
- Comprensione della relazione fra obiettivi e strategie didattiche
- Consapevolezza nella scelta delle strategie didattiche più appropriate in base al contesto di apprendimento
- Conoscenza dei punti cardine della CMC , la comunicazione mediata dal computer.
Il discente che apprende online spesso non sa come muoversi in piattaforma, cosa cliccare, quale modulo fruire per primo o i tempi da dedicare all’apprendimento etc. Il tutor ha quindi il compito di facilitare l’esperienza del discente in piattaforma, fungendo da guida e da consigliere su i processi e i passi da seguire.
Il tutor di processo
Diverse persone ritengono che apprendere online sia difficile e, a volte, anche noioso e demotivante. Il tutor di processo concentra quindi la propria attenzione sul discente, osserva e gestisce i vari stati d’animo e ne stimola l’apprendimento indossando le vesti di osservatore e gestore delle dinamiche relazionali. I fattori che caratterizzano il discente che apprende e a cui il tutor di processo presta particolare attenzione sono:
- Il bisogno di conoscere: Gli adulti sentono l’esigenza di sapere perché occorre apprendere qualcosa, prima d’intraprendere l’apprendimento. E’ sempre bene che il turo faccia presente l’utilità della fruizione di un determinato corso e i vantaggi che ne possono derivare.
- La disponibilità ad apprendere: Gli adulti sono disponibili ad apprendere ciò che hanno bisogno di sapere e saper fare per fronteggiare le situazioni della loro vita reale.
- La motivazione: E’ errato pensare che gli adulti si rendano disponibili alla formazione solo perché obbligati; le vere molle sono le pressioni interne: l’autostima, la qualità della vita, la soddisfazione e i vantaggi sul lavoro.
Tenendo conto dei fattori sopraelencati il Tutor di processo avrà quindi il compito di anticipare i momenti di demotivazione.
Ma in che modo? Tenendo bene a mente due accortezze fondamentali
- Con un’assistenza online precisa, chiara e tempestiva tramite l’invio di messaggi in risposta a specifiche domande;
- Fornendo consigli per fruire al meglio del corso e, al contempo, indicando passo per passo le procedure da seguire per muoversi correttamente in piattaforma.
Non ci resta che riflettere su come il tutor possa e debba affrontare le dinamiche relazionali tra i discenti
Ma su questo rimandiamo ad un futuro articolo 🙂
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